giovedì 27 dicembre 2007

CLASS ACTION - PRIME PRESE PER IL CULO

Oggi leggo, mentre 'surfavo' in senso stretto (ndr. cazzeggiavo qui e là), che stanno armeggiando per mettere al riparo i farabutti da eventuali Class Action.
Non che ci credessi molto, lo avevo già scritto in un post del 15 novembre, però che ne vogliano ammettere l'applicabilità per i fatti successivi all'entrata in vigore della norma fa veramente girare i maroni.
Leggete qui, live from "il Sole24Ore", citato guarda caso dal sito dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania).
Zitti zitti, quatti, quatti stanno mettendo nell'armadio blindato i casi Cirio e Parmalat.
Poi potremo farci tutti quanti una bella causa del cazzo, però collettiva.

lunedì 24 dicembre 2007

BUON NATALE!

LE IMMONDIZIE DI NAPOLI

Puntualmente appaiono nei notiziari televisivi le immagini delle montagne di spazzatura ammucchiate nelle strade di Napoli.
Ricordo allora un bel servizio della trasmissione Rai "Report", andato in onda nel maggio 2007 e di cui riporto, in estratto, un breve brano.
Si tratta dell'intervista fatta dal giornalista Bernardo Iovene ad Antonio Senni, uno dei Commissari.
La presenza di un "Commissario delle Scovàsse" non deve lasciare sorpresi visto che lo smaltimento dei rifiuti, in Campania, è commissariato da ben 12 anni e che perfino un commissario è stato commissariato.
Adesso che abbiamo il "FeldCommissario delle Scovàsse" si dovrebbe risolvere ogni problema.
Negli ultimi 14 anni per risolvere l'emergenza dei rifiuti campani sono stati spesi 1.300.000.000 di €, pari a 2.517.000.000.000 di £.
DUEMILACINQUECENTO MILIARDI DI LIRE! OLTRE A 968 DI DEBITUCCI VARI!

(...) BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO
Alla fine paghiamo tutti noi. Bertolaso ha avuto dallo stato 20 milioni di euro che sono serviti a pagare lo stipendio ai dipendenti dei consorzi che dovrebbero fare la raccolta differenziata che costano 5 milioni di euro al mese. In 14 anni La Campania ha avuto 1 miliardo e 300 milioni di euro e i vari commissari hanno lasciato oltre 500 milioni di debiti. (...)


Torniamo al pezzo:

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO

Nell’altro consorzio di Castellammare di Stabia è stato inviato un commissario di Bertolaso, 7 mesi fa questi 256 lavoratori non facevano nulla e oggi..

BERNARDO IOVENE

Attualmente non fanno nulla?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3

Attualmente non fanno nulla da quasi due anni.

BERNARDO IOVENE

Lei è un commissario, no. Ha visto la situazione, le cause è riuscito a determinarle?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3

Ma ripeto, qui è difficilissimo fare questo qua perché innanzi tutto qui scompaiono le carte...

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO

Man mano che verrà applicata l’ordinanza della Presidenza del Consiglio oltre ai servizi arriveranno anche i lavoratori delle società dei comuni e tutti confluiranno negli ATO, ambiti territoriali ottimali, e anche se non servono, non si possono licenziare, lo ribadisce l’ultima legge regionale a firma di Bassolino.

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3

Arriveranno 800 persone, qui noi saremo 1200 persone, rispetto alle 256 che siamo adesso.


BERNARDO IOVENE

Voi non le potete rifiutare questi lavoratori? Cioè chi è che ve li ha imposti? Chi è che ve li impone?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3


Io non sono un giurista però sembra che sia per contratto, per legge...

BERNARDO IOVENE

Ho capito, ma servono 1200 lavoratori per fare quello che dovete fare?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3


Assolutamente no.

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO


Nessuno ha mai fatto un conto di quanti siano gli addetti alla raccolta dei rifiuti in Campania. Ci ha pensato La protezione civile e ha calcolato che tra consorzi e società partecipate sono 12.000, cioè uno ogni 400 abitanti, mentre la media italiana è 1 ogni 9000 abitanti.

Dunque, se i calcoli della Protezione Civile sono giusti Napoli dovrebbe brillare come la casa di Mastro Lindo, cosa che evidentemente non è.
Certo è da chiedersi quale sia il metodo più efficace per risolvere la situazione dopo 14 anni di fallimenti.
E giusto, tra le altre cose, assolvere preventivamente tutti i campani?
Se abbiamo una carogna maleodorante in salotto diamo la colpa alla signora che ci fa le pulizie? O forse al vicino di pianerottolo? O forse al custode del condominio?
I soldi non gli sono mancati, e nemmeno gli addetti (22 volte la media nazionale).
Lasciare che selezionino la dirigenza delle municipalizzate potrebbe essere una prima soluzione, ed evitare di finanziare tutte le cappelle che fanno la seconda.
La cosa è troppo grossa per perderci sopra ancora lacrime e compatimenti.

venerdì 14 dicembre 2007

COME CI VEDONO ALL'ESTERO

Quasi ogni giorno, quando mi connetto, visito il sito Beppe Grillo (nei link) per vedere quale argomento tratti.
Oggi leggo che il NYT, neanche tanto velatamente, ci definisce un paese in netto declino morale ed economico.
Old and glamour, scrivono, vecchio e affascinante neanche fossimo la Lollobrigida dopo un giro dal parrucchiere.
Ma la cosa più buffa è che questo ci sorprenda, quasi confidassimo che nessuno si sarebbe mai accorto degli effetti provocati al nostro sistema statale dalla cronica incapacità di governare.
Siamo con le pezze al culo ma senza un filo di barba.
Cazzo che sfiga! Se ne sono accorti, che brutto che abbiano visto come siamo conciati male.....
Che sfiga uno stracazzo!
Dove pensiamo di andare con ottuagenari imbalsamati e settantenni soffocati dalle tinte e dal cerone?
In ogni sano paesotto sarebbero buoni solo per il tressette con interzo reale, mai per decidere le sorti di tutti.
I problemi ci sono oggi!
Non mi interessa che li risolvano a cent'anni (loro) quando sarò terra per fioriere.
Siamo indebitati, dalle regioni ai comuni ai semplici cittadini, con banche e finanziarie.
I politici si agitano (però poco, sai l'ipertensione.....) e dibattono in tivù di leggi elettorali fino alla mezzanotte, quando la banca ci zanza l'ennesima rata del mutuo.
Ma loro parlano e si confrontano e si apparentano e si alleano e si allontanano e fanno le verifiche e fanno i sondaggi e fanno i simboli e fanno gli inni e fanno i nuovi partiti.
E a mezzanotte, zac!
E fanno i gazebi e fanno le lenzuolate e fanno le manifestazioni e fanno gli strappi e fanno gli ultimatum e fanno fuori i magistrati e fanno telefonate con questo e con quello.
E a mezzanotte ri-zac!
Il tempo passa signori! Dovreste saperlo meglio di tutti gli altri!
Facciamo un inventario di quello che abbiamo in mano adesso e vedono dall'estero:
il risparmio è andato a puttane, del resto è costituito dal sopravanzo dei nostri redditi che ormai sono azzerati dalle esigenze primarie (alimenti ed abitazione su tutti);
siamo in balìa di una fiumana di senza nome che ci bastonano per 100 € oppure ci ammazzano agli incroci per molto meno;
le nuove famiglie non sono in grado di formarsi perchè manca la possibilità di avere un alloggio e mantenersi decorosamente;
quando si formano, grazie all'aiuto di genitori o parenti, trovano l'impossibilità di conciliare il lavoro con i figli, per la carenza di asili nido;
se siamo poveri adesso tra trent'anni saremo presi peggio, oppressi dalle pensioni di persone che dovevano essere morte a sessant'anni e vanno ancora a funghi come caprioli;
Anche loro, quelli di 80 e 70 anni di prima, che ci insegnano come sollevare le sorti del globo.
Non abbiamo nuove famiglie, nè matrimoni, nè figli ma discutiamo di omofobia.
Potrei andare avanti all'infinito, anche senza i suggerimenti del NYT, ma mi consolo guardando una panoramica di Piazza del Campo di Siena.
Tanta bellezza mi fa anche riflettere sul fatto che noi edificavamo meraviglie quando loro (gli americani) si dipingevano ancora la faccia di blu. Certo che noi, che li prendevamo per il culo quando avevano un Presidente che aveva fatto l'attore western, mai avremo pensato come politico di riferimento ad uno che faceva ancora il comico.

mercoledì 12 dicembre 2007

IL BLOCCO DEGLI AUTOTRASPORTATORI

Oggi sono rimasto letteralmente a piedi, dopo aver percorso 80 km in riserva senza trovare un distributore in grado di farmi il pieno di gasolio senza fare ore di coda.
Stranamente non sono poi così incazzato, ma provo quasi un sentimento di ammirazione per i camionisti ed i 'padroncini'.
Pensiero e azione!
Mi è venuto alla mente un commento (il più votato) letto qualche giorno fa sul blog di Beppe Grillo (tra i link), a corredo delle notizie sulla rimozione della Forleo e che riporto integralmente:

"Qui parliamo sempre di boicottiamo le mutlinazionali, boicottiamo l'unipol, boicottiamo sta minchia!!!!!!!!
Diventa come la storia che è da un anno che sento BOICOTTIAMO LE BANCHE!
A quanto pare non boicottiamo un cazzo da un PC. Le banche sono sempre più potenti e c'è la fila agli sportelli ogni giorno di più, i mutui la gente li continua a fare e nessuno fa informazione, i supermercati sono pieni e la caccia ai regali di natale e pasqualino sono a 1000. Siamo manovrati da un regime che comanda il sistema mediatico. Se non cominciamo a MUOVERCI FISICAMENTE qui finisce di MERDA sul serio. Ho invece paura che molti qui scrivono solo per sentirsi a posto con se stessi della serie: AAHHH anche oggi ho fatto il mio dovere! Ho scritto la mia incazzatura di destra e sinistra e mi sento un leone. Qui non abbiamo capito proprio niente! O ci sbrighiamo o non c'è più niente da fare. Non avete capito che uno dei prossimi interventi del REGIME è la chiusura di questo e di tutti i blog??????? ci vuole tanto a capire che siamo alla fine della corsa e che dopo c'è il precipizio?????????"

I camionisti, con tutta evidenza, si sono MOSSI FISICAMENTE.

lunedì 10 dicembre 2007

IRES-PONSABILI

Le entrate fiscali aumentano del 7,9% (22,8 miliardi di € in più quest'anno, rispetto alle previsioni), e la gente compera il panettone per il pranzo di Natale con le carte revolving.

Il primo dato lo affermano due articoli apparsi oggi sul Corriere e su Repubblica, il secondo è stato oggetto di alcuni servizi televisivi di questi giorni.
Se in Italia siamo 57.000.000 vuol dire che (neonati compresi) ognuno di noi è stato 'drenato' di 400 euro tondi tondi in più in soli dieci mesi rispetto all'anno scorso
La parte del leone, quanto al nuovo 'tesoretto', l'ha fatto l'IRES (Imposta sul Reddito delle Società), con un'incremento annuo del 35,4%.
Tesoretto o Refurtiva?

venerdì 7 dicembre 2007

SENATORI A VITA - UNO STUDIO

Art. 59.

"È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica.

Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario."


L'agonia di questo Governo, 'intubato' grazie al voto degli inossidabili senatori a vita, trova origine in questo articolo della Costituzione, interpretato restrittivamente sino al 1984 (Pertini), anno nel quale si ritenne che ogni Presidente della Repubblica potesse legittimamente nominarne 5.
Quelli attualmente in carica sono 7 (Pininfarina, Levi Montalcini, Colombo, Andreotti, Scalfaro, Cossiga, Ciampi) e solo quattro di questi risultano di nomina presidenziale.
Posto che con il loro voto, allo stato, indirizzano comunque la politica di questo paese sostenendo una maggioranza che rappresenta un corpo elettorale insufficiente a determinarla in sede parlamentare, c'è da chiedersi se rappresentino o meno la nazione.
Ci assiste nella risposta a questa domanda uno studio del Prof. Francesco Paterniti, docente all'Università di Catania, che vi invito a leggere e dal quale estrapolo una citazione interessante, risalente al 1973 e, pertanto, immune da qualsivoglia lettura di parte:

cclarata l'assenza di qualsivoglia rappresentatività, dovuta alla mancanza di ogni forma di

(...) "Acclarata l'assenza di qualsivoglia rappresentatività, dovuta alla mancanza di ogni forma di
collegamento con il popolo detentore della sovranità ex art. 1 Cost., deve a nostro avviso essere
considerato che i senatori a vita trovano come unico elemento legittimante la loro presenza in
Parlamento l'aver dato lustro alla Patria per gli altissimi meriti acquisiti nel campo sociale,
scientifico, artistico o letterario. La partecipazione di tali senatori alla vita politico-parlamentare,
conseguentemente, sarebbe configurabile più correttamente ove gli stessi limitassero la loro attività
ad un contributo propositivo di idee e di riflessione in relazione ai campi in cui si sono distinti con
la loro precedente attività. L'organo da cui ripetono la loro legittimazione ed i titoli che giustificano
la loro presenza nel Senato repubblicano suggeriscono, quindi, una partecipazione più istituzionale
che politica. In quest'ottica, «il buon gusto costituzionale dovrebbe consigliare loro di astenersi da
forme di milizia attiva, dalla così detta "politica calda". La causa della loro nomina, infatti, e la loro
irresponsabilità elettorale sembra collocarli in un rango di politica non partitica, quasi in un ruolo di
alta influenza» ([34]). Non risultando in maniera effettiva il maggiore o minore peso politico delle
diverse questioni sottoposte all'assemblea di Palazzo Madama, sembrerebbe più opportuno che i
senatori di nomina presidenziale limitassero il loro apporto alla fase dell'iniziativa e del dibattito,
astenendosi invece dal voto ([35]). Pare dunque condivisibile, in questa direzione, la considerazione
secondo la quale «i senatori non elettivi [...] godono di uno status differente da quello dei senatori
elettivi, applicandosi ad essi la normativa comune solo in quanto razionalmente compatibile con la
particolarità della loro posizione» ([36])". (...)

Posto che nessuno li vota, nessuno può cacciarli se viene reputato negativo il loro operato, ergo dovrebbero astenersi dal determinare scelte di indirizzo politico.
Cosa che fanno bellamente

FRANCESCO, TU QUOQUE

Dopo Giulio Andreotti (87), Emilio Colombo (86), Luigi Pallaro (81) e Lamberto Dini (76) - vedi i post del 14 e 15 novembre - anche l'ottuagenario Francesco Cossiga salva il Governo dall'ennesima figuraccia.
Quando nasceva Zapatero Francesco Cossiga festeggiava il 32esimo compleanno.

giovedì 6 dicembre 2007

L'ASSICURAZIONE AUMENTA? COLPA DI BERSANI

Così chiosa il Presidente dell'Ania, Fabio Cerchiai, in una intervista rilasciata a Repubblica.
Giusto perchè piange il morto facciamogli tornare un pochina di memoria:
L. 57/2001: vengono regolamentati in Italia tutti gli infortuni provocati dalla circolazione stradale che comportano un'invalidità fisica sino al 9%.
Il valore al punto percentuale, nel caso di una persona con 40 anni di età, passa dagli oltre 2.400 euro previsti dalle tabelle dei distretti di Corte d'Appello, ai circa 550 (quindi 1/5) liquidati in base alle tabelle ex art. 5 L. 57/2001.
Il sacrificio richiesto ai cittadini danneggiati averebbe dovuto determinare un repentino abbassamento delle tariffe.
Cazzate
D. Lgs. 209/2005: vengono addossate ai consumatori le spese per prestazioni professionali svolte a loro favore per il conseguimento di risarcimenti equi.
L'assicurazione stabilisce quanto darti in ossequio alle disposizioni degli azionisti, cioè quanto gli garba.
Se non ti va bene fagli causa. E i risarcimenti calano ulteriormente.
Il sacrificio richiesto ai cittadini danneggiati avrebbe dovuto determinare un repentino abbassamento delle tariffe.
Troiate.
Il Decreto Bersani, tra le altre disposizioni, sancisce l'annualità dei contratti assicurativi stipulati dopo la sua entrata in vigore, e la distettabilità di quelli perfezionati e pagati da almeno 3 anni.
L'effetto ve lo suggerisco io: per lo stesso volume di affari realizzato dalla rete distributiva le compagnie si trovano in tasca milioni di euro, prima pagati agli agenti per il preconto provvigionale quinquennale, decennale o ventennale.
Un pozzo di quattrini, da non sapere cosa farci.
Chiedete ad un qualsiasi sito finanziario di fare uno storico azionario a 5 anni dell'andamento di una compagnia assicurativa, a caso, ma voglio facilitarvi il lavoro: www.borsaitaliana.it.
Divertitevi ad inserire nel campo 'cerca titolo' un marchio qualunque, il risultato è eloquente.
Cerchiai, prendi lo stipendio e non prendermi per i fondelli, mi sto incazzando.

mercoledì 5 dicembre 2007

E' SERENO, STATE TRANQUILLI

Il Governo Prodi è caduto un'altra volta nel dibattito alla Camera sulla legge finanziaria.

Il radiologo dice però di stare tranquilli, le fratture sono composte.
La crisi è stata aperta dalle dichiarazioni di Fausto Bertinotti, che guidava la macchina da due anni l'anno in cui nasceva Zapatero.
Se non capite scorrete i post precedenti

ECONOMIA DOMESTICA - I CONSIGLI DEL CORRIERE DELLA SERA

Chi legge o sfoglia questo blog sa che il problema dei prezzi dei beni di consumo è trattato di frequente e con ferocia.
Pane per i miei denti, quindi, l'illuminante inchiesta pubblicata quest'oggi sul sito del Corriere della Sera, dal titolo "I prezzi corrono? Comincia a risparmiare", che contiene una serie di indicazioni su come arrivare baldanzosamente a fine mese.
L'articolo è suddiviso per comparti: 1) bevande ed alimentari, 2) il latte, 3) i farmaci, 4) l'auto.
Vediamo cosa è possibile ricavarne di utile.
Bevande ed alimentari:
I GAS, Gruppo di Acquisto Solidale, consentono a manipoli di volenterosi di acquistare sensibili quantità di merce direttamente dai produttori, eliminando diversi passaggi del processo distributivo che gravano sul prezzo finale del prodotto.
Andiamo sul sito retegas.org per vedere se ve ne siano di vicini alla nostra residenza, ed in effetti possiamo verificare che nel Veneto (utilizzato per la verifica) pur senza una presenza capillare siano numerosi.
I provincia di Padova sono 6, Belluno 1, Vicenza 8, Verona 6, Treviso 4, Rovigo 1.
Premetto che dal poco che ho visto si tratta di strutture 'orientate', verso il consumo consapevole e lo sviluppo del Sud del mondo, e non posso negare che tali premesse, per quanto mi riguarda, già mi urtino perchè li credevo agnostici.
Machissenefrega! Se le melanzane le pago di meno prendo pure la tessera.
Quindi il suggerimento del Corriere è da apprezzare.
Il latte:
Si può risparmiare sino al 30% acquistando il latte direttamente dai produttori, che lo distribuiscono grazie a particolari distributori refrigerati, mappati su questo sito: www.milkmaps.com. Attenzione, si tratta di latte crudo ed intero, quindi niente pastorizzazione che permette di consumarlo a distanza di qualche giorno, nè scrematura che elimina parte del grasso.
Considerato che si consuma poca quantità di latte in una famiglia (1/2 lt), forse, andare con la bottiglia a prelevarlo conviene solo ai pochi (non schizzignosi, nè maniaci della taglia 38) che abitano nei pressi del produttore.
Il suggerimento, in questo caso, appare più coreografico che utile.
I Farmaci:
Acquistare un farmaco generico consente un notevole risparmio, poche palle, il paracetamolo è paracetamolo.
Prendere la Tachipirina al posto del 'generico' non ha alcun senso terapeutico, mica si abbassa la febbre perchè la confezione è più accattivante e la 'bugiarda' (così si chiama il foglietto ripiegato nella scatola) più lunga.
Non che non si sapesse già, molti farmacisti corretti ti fanno anche notare che esiste l'alternativa al suppostone griffato, ma facciamo una Ola! per l'estensore dell'articolo.
La lista dei generici è qui: http://www.generici.com/
L'Auto:
Qui ci facciamo delle grasse risate.
I consigli forniti dal sito dell'Eni mescolano raffinatezze da scuderia di Formula 1, tipo 'non penalizzare l'aereodinamica dell'auto', a manutenzioni suicidarie come quella mensile della pressione dei pneumatici.
Coloro che percorrono a passo d'uomo la tangenziale di Mestre potrebbero risparmiare ben 40 euro l'anno privilegiando le marce più alte, a partire dalla 4', e se poi non superassero i 110 Km/h per recuperare il tempo ed arrivare puntuali al lavoro metterebbero altri 110 euro all'anno in saccoccia.
Caro Corriere, in questo caso la maestra ti segnerebbe l'errore con la matita blu, ma preferisco pensare che avevi voglia di scherzare.


lunedì 3 dicembre 2007

FUORI DUE!

Il Gip di Milano, Clementina Forleo, ha fatto una birichinata gettando lo scompiglio negli uffici giudiziari milanesi ed ergo va mandata al Tribunale di Sessa Aurunca (CE), dove beneficerà dell'aria tersa, del buon cibo, delle belle passeggiate ed eviterà di creare agitazione e sudorazioni alle mani.
La destinazione me la sono inventata io, ci mancherebbe, ma il senso è quello.
In assenza di riscontri sulle presunte pressioni istituzionali subite relativamente al caso Unipol, nè tantomeno di complotti ai suoi danni, il Csm ha ritenuto all'unanimità che la Forleo andasse allontanata da Milano poichè incompatibile.
Ieri si è saputo ed oggi votano, in un paese civile accadrebbe il contrario.
Premetto che neanche la Forleo mi sta particolarmente simpatica, memore della liberazione disposta tre anni fa di una cellula islamica, composta a suo giudizio da patrioti.
Il fatto che non mi sia simpatica, però, certo non può influire sui giudizi in merito all'opportunità di procedere alla sua rimozione, tanto ravvicinata a quella del collega De Magistris.
Nel caso di Catanzaro sotto inchiesta avevamo trovato Prodi e Mastella, a Milano il casus belli è la richiesta di poter utilizzare le intercettazioni di D'Alema e Fassino sul caso Unipol.
Come saprete per far uso di atti relativi a parlamentari è necessario il 'via libera' della Giunta per le Autorizzazioni, presieduta dall'Onorevole Giovanardi, cui la Forleo si era impunemente rivolta per poter inserire nel fascicolo dell'inchiesta le trascrizioni.
Tanto ardire, da parte della giudice milanese, suggeriva a D'Alema di sollevare uno zelante problema di giurisdizione perchè all'epoca parlamentare europeo.
D'Alema non dimostra quindi la sua assoluta estraneità ai fatti, ma lamenta come le richieste dovessero essere rivolte a Strasburgo e non a Roma. Touchè!
In sostanza non sapremo mai di cosa realmente cianciassero Fassino e D'Alema con Consorte, o almeno se tali ciance fossero innocenti (nel senso di candide) oppure no.
Evitiamo di menare il can per l'aia, le intercettazioni sulla scalata di Unipol ad Antonveneta devono rimanere nei cassetti, punto.
E chi non ci sta finisce diritto a Sessa Aurunca, ri-punto.
Certo è da chiedersi se a confermarlo, mediante la rimozione chirurgica della Forleo, debba essere un organo molto sensibile alle indicazioni della attuale maggioranza e presieduto dal Presidente Napolitano, il cui sodalizio con Fassino e D'Alema è di lunghissima data.
E se, soprattutto, fosse opportuno sollevare l'ennesimo magistrato che metteva il naso nelle questioni della casta ora in sella, già assolta tra mille strepiti di folla mediante la precedente rimozione di De Magistris, imbeccata da Mastella.
Certo che se poi hanno la spudoratezza di parlar male di Scìlvio.........

AZOUZ PIANGE E FA IL DIGIUNO

Azouz Marzouk, vedovo e padre inconsolabile che chiedeva la pena di morte per la Rosa e l'Olindo (quelli di Erba, per intendersi), è stato nuovamente blindato per vicende di droga.
Il mio cinismo deriva solamente dalla lettura dei due articoli del Corriere della Sera on-line da stamattina, dai quali emergerebbe come il prode, intercettato, stesse passando "i migliori mesi della sua vita" e che con la famiglia ancora da seppellire già si dedicasse alla 'camporella' con una amica della moglie, travolta prima dai sensi di colpa e poi dall'eccitato Marzouk.
In contemporanea Azouz si struggeva nei servizi fotografici sulle esequie in Tunisia, ovviamente venduti per sonanti dobloni.
Ecco che le intercettazioni, per quanto sommariamente pubblicate, ci regalano una immagine diversa da quella costruita nelle innumerevoli comparsate del nostro in televisione o sulla carta stampata, con Mora e Corona, create a tavolino per farne una nuova star.
E' solo una persona spregevole, che merita la stessa severità chiesta da attore consumato per La Rosa e L'Olindo.
Immigrato o italiano non deve fare differenza.

venerdì 30 novembre 2007

IL GAS NEL 2008 AUMENTERA' DEL 17% - ZITTI TUTTI

Medvedev, vice-presidente di Gazprom, colosso russo che fornisce buona parte del nostro gas, annuncia lo scorso 28.11 che nel 2008 gli aumenti dei prezzi per l'Europa saranno in doppia cifra, come indicato nel titolo, pari al 17%.

La fonte, oltre ad Excite.it, è l'Agenzia Ansa.
La notizia, quando l'ho sentita, mi ha fatto tremare i polsi ed ha innescato dei meccanismi mentali perversi, visto che con il gas ci si riscalda, si cuoce, si produce.
Penso ai prodotti da forno, tanto per indicarne uno tra quelli più esposti al rischio di forti rincari.
Bene, ricevuta questa lieta novella, vogliamo commentare senza malizia quella del precedente 14 novembre 2007, pubblicata dal Sole 24 Ore con la quale si annunciava che Gazprom sarebbe divenuta per decine di anni la principale partner di Eni, con forniture fino al 2035?
Abbiamo dei dirigenti talmente pisquani che vanno a stipulare contratti di fornitura la mattina e scoprono alla sera che Gazprom ha in animo di aumentare i prezzi del 17%?.
Possibile che non sappiano nulla? Ma l'Eni, non è dello Stato?
Chissa perchè, poi, gli ucraini pagano l'identico gas meno della metà di noi.
Infatti 1000 metri cubi di gas costano a Kiev 100 dollari, mente in Europa 265 (prima degli aumenti programmati), possibile che la differenza sia giustificata solo dall'utilizzo delle infrastrutture per la distribuzione?.
O forse i russi tengono d'occhio anche la capacità di spesa dei propri clienti e di conseguenza 'tarano' i prezzi? Mi sa che anche in questo caso ci chiamiamo Jo Condor.

giovedì 29 novembre 2007

L'IMPORTANTE E' CHE CI SIA UN PROGETTO POLITICO

Berlusconi ritorna sui suoi passi e nega di aver mai detto che Forza Italia si sarebbe sciolta.
Adesso lancia l'idea del 'partito network', e subito Fini dichiara a Mentana di ritenersi libero di decidere secondo coscienza, anche riguardo al conflitto di interessi.
Abbiamo due dati:
1) Berlusconi dice le bugìe 2) Fini, sino ad ora, non ha deciso secondo coscienza.
Giordano ritorna sui suoi passi e preannuncia che il Governo dovrà chiarire le proprie intenzioni alla coalizione entro gennaio 2008.
Abbiamo di nuovo due dati:
1) Non fare oggi quello che puoi fare domani 2) Giordano non conosce nemmeno le intenzioni di un Governo che se ne impippa di lui e fa tutto quello che vuole.
Siamo in una botte di ferro.

mercoledì 28 novembre 2007

SUA SORELLA STA BENISSIMO

Adriano Celentano il 23 novembre pubblica il disco "Dormi amore la situazione non è buona", ed il 26 appare alla televisione di Stato per regalarci ieratiche considerazioni ad ampio spettro nella trasmissione "La situazione di mia sorella non e' buona".

Boom negli ascolti, Del Noce esulta, i giornali ne parlano, la destra si incazza e la sinistra si commuove.
Con la pubblicità fatta al disco mi aspetto che la Rai partecipi anche agli utili prodotti dalle vendite, o che magari alleggerisca temporaneamente il canone.
Non vorremo mica pensare che lo si paghi profumatamente migliaia di euro a spese dei cittadini per fargli vendere qualcosa su cui ci guadagna di nuovo?
E che c'ho scritto Jo Condor?


lunedì 26 novembre 2007

SI CHIAMAVA DANIELE PALADINI

Ogni qualvolta un nostro militare perde la vita nella missione in Afghanistan si apre il dibattito sulla necessità o meno della nostra presenza in quel paese e la responsabilità per il lutto viene attribuita a pioggia ora su chi ha inviato le truppe, ora su chi non le ha ritirate.
Siamo inpegnati in una missione di peace-keeping o war-keeping?
Mi pare di capire che nella sostanza non cambia nulla, dobbiamo semplicemente decidere se vogliamo dare una mano a quella povera gente, che salta per aria all'inaugurazione di un ponte o di un ospedale, oppure quando si trova in fila per cercare un lavoro.
I Taliban c'erano anche prima che arrivassimo noi, solo che allora non avevano bisogno di indossare cinture col tritolo, facevano il bello e cattivo tempo senza avere problemi di sorta.
E le donne finivano giustiziate al campo di calcio, inginocchiate sul dischetto del rigore.
Non nego che sono orgoglioso di credere che i nostri militari stiano dando una mano, a costo della loro vita.
Solo mi urta che si discetti sulla natura dell'impegno, quasi ci fosse da tagliare velocemente la corda perchè i Taliban rimasti sono determinati a riprendere il controllo dell'Afghanistan con le armi.
Si chiamava Daniele Paladini, ed è già sparito dalle prime pagine dei giornali on-line

domenica 25 novembre 2007

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Chi ha aperto oggi il blog avrà pensato di essere ubriaco, stavo tentando un cocciuto restyling della grafica.
Non so neanche cosa sia venuto fuori, su Firefox ne è malaccio ma chi ha IE, se ci sono problemi, me lo faccia sapere.
Mi raccomando andate a dormire presto e mettete la maglia di lana.
Marin Faliero

venerdì 23 novembre 2007

LO HA DETTO! LO HA DETTO!

Scusi, ma è vero che rinuncia al suo ruolo di editore?
S. "... Rinuncio dunque al mio ruolo di editore ed imprenditore, per mettere la mia esperienza e tutto il mio impegno a disposizione di una battaglia in cui credo...."
Sentito? Lo ha detto! lo ha detto! (mi. 0.59-1.10)

I BABBUINI LO SANNO

Sfogliando qualsiasi settimanale, ma capita anche con i quotidiani, vi accorgerete che una pagina ogni 3 è occupata da annunci di società finanziarie che propongono prestiti personali.
Ne faccio un elenco veramente sommario:
Agos
Findomestic
Fiditalia
Prestitò
Credial
Ducato Zappy
Equilon
Duttilio
Compass
Barclays
Fino a qualche anno fa quegli spazi erano occupati da creme miracolose contro la cellulite o improbabili collezioni filateliche, ma adesso c'è bisogno di soldi, non di culi torniti.
Il mercato del credito al consumo è una vera manna dal cielo per gli intermediari finanziari che se ne occupano, riuniti in una associazione di categoria, la Assofin.
Del resto che ci sia un disperato bisogno di integrare la liquidità che manca nelle famiglie lo capiscono anche i babbuini, che purtroppo non possono nè candidarsi nè essere eletti.
Quando ci sono tanti soggetti che offrono soldi (a ben caro prezzo) è solo perché la richiesta di liquidità è molto elevata.
Ma a cosa serve realmente questa liquidità se i consumi non crescono da tempo memorabile?
Per acquistare il maglione alla moda o, forse, per fare la spesa e comperare scarpe, carta da culo e libri di scuola per i marmocchi?
Se questa fosse l'ipotesi più verosimile, cosa è normale che succeda quando la disponibilità di credito pro-capite è terminata? Al maglione si può rinunciare, a pane e pasta no.
Esaurita la linea di credito si fa ovviamente un altro debito.
Facciamo il consueto conto 'della serva': i consumi non crescono, i prezzi e l'indebitamento si.
Gli utili di esercizio (non il volume di affari) di due tra le principali aziende, Agos e Findomestic, sono quadruplicati o raddoppiati dall'introduzione dell'€ ed i bilanci sono disponibili in rete.
Agos produceva al 31.12.2001 (ultimo giorno di vita delle beneamate lire) utili per 15 milioni e 66 mila €, mentre al 31.12.2006 per 64 milioni e 288 mila.
Findomestic è passata dai 50 milioni e 285 mila del 31.12.2001 ai 104 milioni 168 mila del dicembre scorso.
E sono solo due tra le tante società di intermediazione.
Il saldo del conto 'della serva' viene all'occhio subito, abbiamo aumentato i nostri debiti alla velocità della luce, nonostante un'inflazione ridicola.
Qualcosa non torna e qualcuno non ce la racconta tanto bene.
Aspettiamo un telegiornale per sentire la verità?

giovedì 22 novembre 2007

ATO ATO ATO

Prima di scrivere questo breve post mi sono imposto di non leggere alcun giornale, neanche online, giusto per non farmi condizionare in alcun modo e farmi serenamente travolgere dallo schifo.
Ho inteso che i principali notiziari televisivi italiani, Rai e Mediaset, erano pilotati per addolcire le notizie con un 'piano editoriale' concordato, che Scìlvio è indignato e Bevtinotti costernato.
Ato e ato e ato, io invece sono terribilmente incazzato.
Possibile che non ci resti altro che Funari?
Meglio che ci dorma sopra, prima di affrontare il problema.

A proposito, qualcuno è in grado di spiegarmi perché adesso il gasolio costa come la benzina?
Non vale rispondere con la tiritera della legge della domanda e dell'offerta.
Ato ato ato, e derubato

mercoledì 21 novembre 2007

CI HANNO CIULATO UNA GITA DA BOLOGNA A FERRARA!

Ben mascherati all'interno dei notiziari televisivi di oggi, certo più preoccupati delle allucinazioni berlusconiane sul PPL o delle interpretazioni da vampiro su Youtube dell'ivoriano ricercato per l'assassinio della studentessa inglese, i dati sull'aumento dei carburanti.
Il barile sta per arrivare a 100 $ e subito le Compagnie si adeguano.
Se il gasolio sale da 1,26 a 1,30, ormai si fanno le consuete spallucce, ed allora ho pensato di farvela vedere da un punto di vista diverso, cioè dei metri che abbiamo perso da gennaio di quest'anno.
Il presupposto è semplice: faccio 20 € di gasolio con una macchina che fa 15 chilometri con un litro.
A gennaio (diesel 1,077) percorrevo 279 km, adesso (diesel 1,30) 231.
Però sappiate che Vuòlter sta per iniziare le consultazioni con Scìlvio e Ziànfrranco.
Lui di sicuro ci va in macchina.

martedì 20 novembre 2007

NON BISOGNA FARE LA POLITICA A VITA

Se qualcuno di voi potesse farmi memoria delle perentorie affermazioni di Vuòlter, che ne so tra 4 o 5 anni........

I BLANCK BLOCK SONO GIA' IN AZIONE

L'On. Giovanardi si è già dichiarato interessato al progetto di Berlusconi.
Cacchio! Non perdono mica tempo!

lunedì 19 novembre 2007

I BLANCK BLOCK ED IL VELTRUSCONESIMO

Si discute animatamente, nelle ultime settimane, in merito alle modalità di riforma della legge elettorale in vigore, causa della 'balcanizzazione' delle varie coalizioni di governo.

Va bene, vediamo cosa accadrebbe nel caso in cui si introducesse da noi un sistema elettorale come quello germanico, tanto voluto e decantato da Vuòlter e adesso anche da Scìlvio, mulinànti la spada in groppa ai loro nuovissimi super-partiti, con le poltrone ancora incellofanate.
Cominciamo e finiamo col dire che, in Germania, se non raccogli almeno il 5% dei consensi elettorali non vali una mazza e che quindi, da noi, ci sarebbe una strage di tipo Ruandese per sigle e partiti, tanto a destra che a sinistra.
Ecco la Redipuglia della II° Repubblica (agg. alle Politiche 2006, Camera dei Deputati):
Insieme con l'Unione - Presente! Di Pietro Italia dei Valori - Presente! La Rosa nel Pugno - Presente! Partito Pensionati - Presente! L'Unione - SVP - Presente! Socialisti Craxi - Presente! SVP - Presente! Alleanza Lombarda - Presente! Lista Consumatori - Presente! L'Ulivo - Presente! Socialdemocrazia - Presente! Repubblicani Europei - Presente! Autonomie Libertè Democratie - Presente! L'Unione - Presente! Vallée d'Aoste - Presente! Liga Fronte Veneto - Presente! DC Uniti - Presente! Lega Nord - Presente! Fiamma Tricolore - Presente! Alternativa Sociale - Presente! DC - Nuovo PSI - Presente! Pensionati Uniti - Presente! Partito Repubblicano Italiano - Presente! Lista Ambientalista - Presente! Nuova Sicilia - Presente! No Euro - Presente! Patto per la Sicilia - Presente! Partito Liberale Italiano - Presente! Patto Crist. Esteso - Presente! Riformatori Liberali - Presente! SoS Italia - Presente!
Nei fatti sopravviverebbero Democratici di Sinistra, Margherita e Rifondazione Comunista in uno schieramento e Forza Italia, UDC ed Alleanza Nazionale nell'altro (la Lega è nell'elenco più sopra perchè non raggiunge il 5%).
Immaginiamo lo scenario, sintetizzandolo: Partito Democratico e Rifondazione, Partito del Popolo Italiano delle Libertà, UDC ed Alleanza Nazionale.
Due grandi partiti di centro (destra e sinistra), uno di ex democristiani, e due 'ali': si apre l'ennesima nuova era, quella dell'"Homo Veltrusconianus", cioè il Veltrusconesimo.
Chissà perchè un'uccellino mi dice anche che prima o poi Pievfevdinando tornerà alla casa del padre, superando al fotofinish Ziànfrranco nel ruolo, ormai perduto, di delfino di Scìlvio.
E così avremo due partiti di centro (che prima o poi si confonderanno facendo nascere la 'destristra') e tutto il resto non conterà un cazzo.
Il Veltrusconesimo sarà la nuova età dell'oro della politica italiana, dei volti non nuovi in formazioni politiche nuove, delle riforme strutturali improcrastinabili ma procrastinate, della legge sul conflitto di interessi, che non interessa, dello stato laico ma non troppo, della politica progressista inaugurata da una Santa Messa.
I "Blanc Block" arriveranno a somigliarsi talmente tanto che non dovranno neanche più preoccuparsi di perdere le elezioni.
Se queste previsioni dovessero venire confermate, nella sostanza, ci troveremo per altri 50 anni governati dai democristiani dorotei, mentre destra e sinistra tradizionali faranno notizia solo nelle curve degli stadi di calcio.
Porca troia se sono ottimista!





GRAZIE SILVIO!

Ieri è nato il Partito del Popolo Italiano delle Libertà (PdPIdL?), all'interno del quale si scioglierà il partito fondato nel 1994 da Berlusconi.
Finalmente una buona notizia, potremo tutti tornare allo stadio senza vergognarci di gridare: "Forza Italiaaaaaaaaaaaaaa!"

domenica 18 novembre 2007

A BAGHDAD NON SI PUO' RUTTARE PER STRADA

Un titolo del genere farebbe sbellicare dalle risate in tutto il mondo, eccetto in Italia dove radio, televisioni e giornali plaudono, in loop, al primato di Napoli, unica città del globo terracqueo a vietare il fumo nei parchi cittadini.
Il divieto opera solamente in presenza di donne incinte e minori di 12 anni che quei sicurissimi parchi, probabilmente, non li possono guardare nemmeno in cartolina.
Certo è possibile transitare in Via Caracciolo in 3 su un ciclomotore guidato da un bambino di 8 anni, oppure senza fanaleria, oppure contromano nei sensi unici, oppure col rosso.
Parcheggiare l'auto in decupla fila o presso un parcheggio 'abusivo autorizzato', acquistare sigarette di contrabbando oppure borse ed orologi taroccati alla luce del sole.
Basta guardare cosa avviene sullo sfondo degli stessi servizi televisivi, dove moto e scooter sciamano alle spalle del cronista ed i loro passeggeri salutano calorosamente con la mano verso la telecamera.
In genere, nella stessa inquadratura, anche uno o due vigili urbani salutano parenti e amici.
Non si possono, invece, biasimare le centinaia di napoletani che non indossano il casco, almeno si distinguono dai killer della camorra.
Il divieto di fumare nei parchi di Napoli cos'è, quindi?
  1. Un forte segnale che la città è viva e sempre sensibile alle iniziative volte al miglioramento della qualità di vita dei cittadini, come dichiara l'assessore Nasti "...Il dispositivo - sottolinea ancora Nasti - tende a migliorare la vivibilità dei parchi, garantendo una convivenza più piacevole, di fatto mettendo Napoli nella condizione di incamminarsi per andare oltre la legge Sirchia del 2003.";
  2. Una sfacciata presa per il culo
A voi la scelta.

giovedì 15 novembre 2007

CLASS ACTION - PRO E CONTRO

Approvata la legge Finanziaria, in Italia, viene introdotta per i consumatori la possibilità di partecipare a cause collettive contro societa' fornitrici di beni o servizi.
La celeberrima "Class Action" di estrazione nord-americana.
Non ho avuto modo di approfondire, ancora, in che termini andrà concretamente applicata ma questo istituto giuridico statunitense, è innegabile, esercita un fascino molto suggestivo sulla pubblica opinione, lusingata dalla possibilità di perseguire i colossi del potere economico e finanziario senza oneri per l'istruzione e conduzione di un procedimento giudiziario.
A tutto, infatti, pensano i solerti avvocati che rappresentano i consumatori e si fanno carico di tutte le spese necessarie e di tutti i rischi conseguenti al fallimento dell'iniziativa.
Fino a qui tutto sembra filare dritto, quasi fosse guidato da un cavo di acciaio temperato.
La Giustizia trionfa, grazie a nostrani Erin Brockovitch, ed in barba al potere senza scrupoli esercitato dai Grandi Babàu.
Avrete però intuito che esiste un rovescio della medaglia, rappresentato concretamente dalla percentuale del risarcimento che viene riconosciuta ai legali americani, si legge intorno al 30% del totale, ed in totale pregiudizio delle somme dovute ai danneggiati.
Se dal punto di vista politico l'introduzione della 'Class Action' garantisce un immediato ritorno di immagine, è forte la sensazione che gli aspetti etico-giuridici della faccenda non siano ancora così chiari.
E' giusto infatti legittimare nel nostro sistema (per emulazione verso quello americano) sacrifici tanto pesanti dei diritti risarcitori dei consumatori-danneggiati?
Accettiamo anche il rischio che uno studio legale (indebitatosi pesantemente) accetti per convenienza una transazione urbi et orbi svantaggiosa?
Forse la nostra civiltà non è ancora pronta come quella statunitense per barattare un diritto con una parcella.
Attenzione, non è sempre tutto oro quello che luccica.

NEVICA DOVE PRIMA AVEVA PIOVUTO

Governo battuto in Senato su un'emendamento presentato da Forza Italia.
Determinanti le astensioni dei senatori Andreotti (87), Colombo (86) e Pallaro (81).
Quando Zapatero andava in prima elementare il senatore Pallaro festeggiava i suoi primi quarant'anni.

mercoledì 14 novembre 2007

PIOVE SUL BAGNATO

Leggo oggi che il Governo si è ricompattato di nuovo, essendo rientrato il dissenso dei riottosi senatori Diniani.
Lamberto Dini ha 76 anni, splendidamente portati.
Quando nasceva Zapatero era già funzionario del Fondo Monetario Internazionale.

sabato 10 novembre 2007

NEL PAESE SERVE CONTINUITA'

Con quello che ho scritto nelle ultime settimane il richiamo dell'ottantaseienne Napolitano alla continuità suona come un'alabardata nella nuca.
Gli sfugge forse che è stato scoperchiato un pentolone che si trovava sul gas da tanto, troppo tempo, grazie ai libri di Salvi, Stella ed al blog di Grillo.
E che il lavoro più grande lo hanno svolto autonomamente le famiglie che si sono trovate prive di stabilità economica e lavorativa, depauperate del potere di acquisto di salari e stipendi, indebitate grazie a pletore di mini crediti al consumo, incatenate dall'ascesa vertiginosa dei mutui immobiliari.
Sono loro che hanno realmente alzato gli occhi alla ricerca di chi li avesse messi in quelle condizioni.
Spiegategli, allora, ad uno ad uno, che serve continuità.
Parliamoci chiaro, dei grandi ideali ormai non gliene impippa più niente a nessuno, e tra un mese ci sarà da pensare all'albero di Natale.
E' indifferente sapere quali cose noi ci metteremo sotto, tanto possiamo guardare dalle inferriate della reggia di Versailles la grande e sfarzosa festa organizzata dentro da quelli che ci hanno chiesto di comprare un pino piccolo, e riciclabile, per preservare il pianeta.
Con i loro lavori Salvi Stella e Grillo ci hanno offerto dettagli sui pizzi e sui merletti, sulla qualità del cibo servito a corte, sul numero degli inservienti impengnati a servire il vino, sulla presenza al galà della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare o del Conte Cobram.
Già dubitavamo di trovarci nella loro stessa barca, da mesi sappiamo che solo la nostra è piena di buchi sul fondo, e chi rinuncia ad un paio di scarpe nuove per comprare i libri di scuola dei figli per queste cose si incazza come un puma.
E che se ne faccia una ragione, ci vuole continuità.
Ma come, se errare è umano e perseverare è diabolico?
Assistiamo allo scempio del crescente numero di cittadini e pensionati costretti a rivolgersi alle mense dei poveri, mentre gli aerei di Stato fanno i taxi per andare (e tornare) dal Gran Premio di Formula 1.
Non possiamo certo aspettare che tutti i buoi siano scappati, soprattutto se sappiamo che chi li accudisce non è in grado di farlo.
Allora cacciamo gli stallieri inefficienti, e non per assumere poi quelli che ci raccomanderebbero loro, come al solito.
Proviamo a fare tabula rasa di chi ha permesso che molti cittadini fossero messi in queste condizioni, ed ha invece protetto amici, mogli, amanti, veline e letterine, troie, banche, assicurazioni, interessi economici e speculatori di ogni tipo.
Io Le suggerirei di favorire la discontinuità, non la continuità, Signor Presidente Napolitano
Anche perché continuità significa far prendere le decisioni dagli Irriducibili che hanno già dimostrato la propria incapacità.
Ma la rispetto e Le offro un piccolo presente, per che Le auguro di guardare con ironia.



venerdì 9 novembre 2007

E' INUTILE TENTARE DI RIANIMARE I MORTI

Avendo 'toccato' Vuòlter e Piev in un post precedente intendevo proseguire nella rassegna delle "boring old farts" (vedi post 6.11), anche per rendere ai due un po' di giustizia, ma mi sono accorto che la lista delle "noiose vecchie scorreggie" sarebbe stata interminabile.
I nostri politici sono infatti tra i più longevi del mondo per militanza nella politica o per età anagrafica, forse secondi solamente ai membri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese.
Mi limito ad osservare che quando Zapatero aveva 3 anni Romano Prodi insegnava già all'Università di Bologna e che l'anno successivo Berlusconi avrebbe fondato l'Edilnord.
Possiamo superarli oppure, come recita un antico adagio è meglio farseli amici?
Vediamo un po'.
Con la legge elettorale vigente non c'è modo di farli fuori, si scelgono da soli e noi non abbiamo speranze, mettiamo solo le crocette con la matita copiativa.
Con una legge elettorale come quella vecchia, invece, non c'è modo di farli fuori lo stesso, i candidati da mandare al macello li scelgono sempre loro, che poi si candidano nei collegi elettorali del Mugello, oppure di Milano, oppure di Nusco, oppure di Pontida.
E noi sempre a mettere crocette, oppure a disegnare uccelli sulle schede elettorali in segno di fiera ribellione verso il sistema.
Apparentemente non c'è modo di levarseli dalle palle, come i fiori di cardo quando si va in campagna indossando un maglione di lana.
Grillo propone da tempo di limitare a 2 legislature i mandati elettorali, ma temo che si sbagli nel ritenerla una soluzione efficace.
Non basta svuotare le aule parlamentari dei 'cervelli' in servizio permanente effettivo per eliminare il problema, perché questo nasce nelle sedi dei partiti, dove i pavoni si lisciano le piume circondandosi di antagonisti interni che valgono come un due di briscola.
Nessuno farà mai loro le scarpe, semplicemente perché scelgono oculatamente persone incapaci di farlo, o emeriti leccaculo.
Bisogna sostenere partiti nuovi, non solo nella facciata, ed evitare che ci mettano sopra le mani gli irriducibili delle Termopili.
E' inutile tentare di rianimare i morti, meglio cercare di crescere bene i neonati sani, anche se sono nati orfani.

giovedì 8 novembre 2007

FERMO COME UN SEMAFORO

Corrado Guzzanti (2006?): Romano Prodi

TANTE PICCOLE CAZZATE DETTE INSIEME FANNO UN GRANDE EFFETTO

Corrado Guzzanti (2006?): Fausto Bertinotti

IL PARTITO DEMOCRATICO

Ho trovato su Youtube questo video di Corrado Guzzanti, decisamente attuale.
Quell'uomo è un genio, perchè non gli danno una rete tutta per lui?

mercoledì 7 novembre 2007

VOLANO GREGGIO ED EURO - VERTICE ITALO RUMENO

Il petrolio è arrivato a 98,6 $ al barile, l'€ a 1,4703 sul dollaro (che adesso vale circa £. 1.317)
Estratto da Repubblica.it di oggi.
"(...) L'aumento dei combustibili si ripercuote fortemente sull'indice dei valori delle materie prime elaborato mensilmente da Confindustria, che a ottobre registra un aumento dell'1,8% su settembre e un incremento del 16,8% annuo. A spingere il rialzo sono anzitutto per l'appunto i combustibili, saliti del 2,7% in un mese del 24,1% in un anno. Ma salgono anche i prezzi dei cereali (circostanza che molti economisti collegano decisamente alla produzione di biocombustibili): gli aumenti a ottobre sono dell'1,8%, +29,3% in un anno; in dodici mesi il prezzo del frumento in particolare è salito del 35,2%."
Nella spalla a sinistra del blog ho inserito un riquadro con il prezzo del greggio aggiornato in tempo reale.
Oggi per Prodi è la giornata dell'aperitivo pacificatore con il premier rumeno Tariceanu, non diamogli altri pensieri, aspettiamo domani per vedere se ha pensato qualche cosa di utile per la nostra spesa.
A proposito, nella conferenza stampa che si è tenuta al termine dell'incontro, il nostro "Reno del Pensiero" non ha potuto sottrarsi dal dire la sua cazzata quotidiniana: "Per combattere il crimine, più poliziotti romeni in Italia e un tavolo comune per affontare il problema dei rom in Italia (...)".
Chissà se Tariceanu accetterebbe che i poliziotti italiani vadano a risolvergli le grane di casa sua.


martedì 6 novembre 2007

BORING OLD FARTS

Il nostro paese ha bisogno di una svolta.
Hanno finito di ripeterlo pochi minuti fa Vuòlter Veltroni e Pievfevdinando Casini, seduti su due poltrone di cartone a 'Ballarò', verso il quale mi sintonizzavo a singhiozzo praticando zapping per seguire sul Televideo i risultati di calcio.
Tanto oramai sono in loop da anni, Vuòlter e Pievfevdinando, entrambi nati nel 1955.
Vuòlter diventa deputato per la prima volta nel 1987, Pievfevdinando lo era già dal 1983.
Per offrire dei riferimenti immediati vi indico le Hit musicali del tempo: 1983, Gazebo "I like Chopin"; 1987, Europe "The Final countdown".
Fa un certo effetto posta in questa maniera, allora ve la calco con un tributo alla serata sportiva.
A calcio si giocava ancora marcando a uomo.
Dunque.
Mi piace immaginare le persone come delle statuette di argilla, all'inizio morbide e plasmabili, ma che poi con il passare degli anni diventano progressivamente più dure.
Loro dovrebbero essere ormai di marmo, e non possono riservare assi nella manica da sfoderare per il cambio di un paese che contribuiscono a dirigere da tanto tempo.
Quale stravolgimento possiamo attenderci da questi due?
E quale soprattutto dallo stallone del PD, una bestemmia resa sigla di partito, su cui nutrono esagerate speranze gli esausti elettori di sinistra, ancora fieri antagonisti berlusconiani?
Possiamo imaginare che Vuòlter modernizzi le infrastruttura del paese senza consultare asssemblee e comizi, tracciando in lungo e in largo autostrade, e ferrovie che rilancino la nostra economia?
Oppure che prenda il coraggio di mandarci tutti in pensione il più tardi possibile?
Possiamo aspettarci da Pievfevdinando una deciso riconoscimento di quei diritti "non proprio tridentini" che richiedono le nuove famiglie?
O forse che promuova l'edilizia popolare obbligando i costruttori (come il più grosso, suo suocero Caltagirone) a vendere parte degli immobili a prezzi sostenibili per la formazione di nuclei familiari a basso reddito?
Oramai sono lì, potrebbero essere anche utili, ma non aspettiamoci da loro miracoli per noi.
Tranne loro, tutto scorre, panta rei, meno le nostre aspettative di avere politici in grado di darci, e non prometterci per vent'anni, i cambiamenti necessari.

lunedì 5 novembre 2007

IL PAVIMENTO DEL MINISTRO

Dopo qualche giorno di tregua il Ministro della Giustizia, On. Clemente Mastella, è tornato ad impegnare impetuosamente giornali, blog e settimanali.
Questa volta per motivi molto più terreni delle avocazioni, vale a dire le spese di rifacimento del pavimento a mosaico del suo studio di via Arenula, pari ad € 80.000, prelevati dal "Fondo per l'Edilizia Giudiziaria, Penitenziaria e Minorile" (link al documento ufficiale del Senato, pagina 10), cronicamente a corto di risorse.
La notizia, se recepita in maniera meccanica, si rivela di sicuro fuorviante, poichè provoca inevitabili rinvii alle condizioni in cui versano molti Tribunali della Repubblica, dove i Cancellieri si vedono costretti a chiedere agli avvocati una risma di fogli A4 per fare le fotocopie.
Nella stessa parrocchia, si potrebbe pensare, che da una parte si sperperi e dall'altra si mendichi.
Poniamoci però qualche salutare dubbio.
Il primo che passa alla mente è partorito dall'esperienza primitiva dell'uomo della strada: ma che cazzo ne saprà il Ministro della Giustizia del pavimento che gli stanno mettendo in ufficio?
Con tutte le rotture di palle che gli procurano senza tregua da ogni punto dell'orizzonte non ce lo vedo proprio a sfogliare i cataloghi insieme al posatore, discettando di accostamenti cromatici, guaine impermeabilizzanti e battiscopa.
Questo è un punto a favore dell'On. Mastella, verosimilmente all'oscuro dello stillicidio di tasselli che stavano realizzando sotto la sua poltrona ministeriale.
Il secondo dubbio, invece, trova origine nel pensiero dell'uomo garantista, consapevole che il prezioso mosaico possa essere parte integrante di un edificio di grande valore storico e culturale, tipo il Quirinale per intenderci.
Possiamo depauperare i nostri capolavori artistici e permettere che le nobili suole di uno statista straniero, magari uno sciovinista francese, calchino un pavimento in resina o rovere impiallacciato?
E che poi vada, che ne sò, ad una riunione di Strasburgo dandoci dei pezzenti con i tedeschi ed i polacchi?
Siamo sinceri, un po' di amor proprio questa volta ci vuole.
Ma.....
Ma cerchiamo una foto del Ministero (io, ad esempio a Roma non ci vado tutti i giorni) e scopriamo che si trova all'interno di un terrificante stabile in mattoni rossi e travertino, di quelli fatti con lo stampo all'epoca del Duce.
Per quanto funzionale e robusto non rappresenta certo un patrimonio imprescindibile dell'umanità.
Niente residenza nobiliare di grande valore storico e culturale, solo un 'razionale' scatolone edificato durante il ventennio.
E questa volta On. Mastella il punto, mi dispiace, lo incassiamo noi.
Signor Ministro, non è che per una volta corra il rischio di essere inchiappettato lei?
Ammesso, come abbiamo fatto, che sia all'oscuro dei particolari dei lavori di pavimentazione nel suo gabinetto, non le pare il caso di dare un'occhiata al progetto, come fanno tutte le brave massaie?
Anche lei che non ha consuetudine con artigiani e mosaicisti (extra-ceppaloniani), non pensa che 80.000 € siano una spesa esorbitante per rifare un pavimento?
Ma porca troia! Il marmo bianco di Carrara costa € 98,64 al mquadro (Prezziario Regionale Lazio 2007, pag. 100) con 80.000 € se ne posano 811 metri!
Che la freghi la monodopera?
Faccia un cosa semplice, chieda con umiltà un consiglio alla moglie dell'autista della sua auto blu, vedrà che potrà esserle molto utile.

COMANDO SUPREMO, 5 Novembre 2007, ore 12

BOLLETTINO DELLA VITTORIA:
(omissis)
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Amato avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.

L'Esercito dei Criminali è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila delinquenti con interi capi banda e non meno di cinque mila cacciaviti e piedi di porco.

I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Firmato Prodi

  • 30.X.2007: Rescaldina (MI), 3 banditi, armati di pistole e cacciaviti picchiano durante una rapina in villa un imprenditore, la moglie ed il figlio diciottenne. Bottino € 20.000;
  • 01.XI.2007: Bologna (BO), 4 banditi armati di cacciavite tentano una rapina in Villa, trovano una Colf ucraina e si allontanano;
  • 03.XI.2007: Alcamo (TP), 3 banditi immobilizzano e picchiano due anziani di 75 e 67 anni. Bottino € 15.
  • 03.XI.2007: Alcamo (TP), 3 banditi immobilizzano e picchiano un'anziana di 71 anni spezzandole il femore sinistro. Bottino € 150.
  • 04.XI.2007: Vittuone (MI), 3 malviventi sequestrano per oltre un'ora due fidanzati, picchiando il ragazzo. Bottino diversi preziosi.
  • 04.XI.2007: Cesate (MI), banditi attendono il rientro di una donna di 42 anni e del figlio di 15. Li prendono a pugni e ceffoni. Bottino € 100.000.


domenica 4 novembre 2007

TOGLIAMO TUTTE LE SCORTE

Ora che hanno seppellito la Signora Reggiani i toni, come molti avevano previsto, si sono subito stemperati.
E fa sorridere che alle esequie abbiano partecipato personalità perennemente circondate di nerboruti ragazzoni con l'auricolare.
Esponenti di quella Italia che l'insicurezza la prende in prestito per fare sermoni televisivi.
Molto tempo fa mi era capitato di leggere una breve biografia sulla buonanima di Giovannino Agnelli, per qualche tempo arruolato sotto mentite spoglie nella catena di montaggio di un'azienda di famiglia, forse proprio la Piaggio di cui sarebbe diventato successivamente il presidente.
L'esperienza doveva servirgli per comprendere le condizioni di vita in cui operavano i suoi futuri dipendenti, ed ogni decisione che li avesse coinvolti fosse presa tenendone debito conto.
Allora aboliamo per due anni tutte le scorte, e mettiamo le Signore dei nostri potenti nelle condizioni (anche solo virtuali) di venire pedinate da un Mailat di turno, oppure borseggiate mentre fanno la spesa da un nomade infra quattordicenne.
Lasciamoli soli nelle loro case ad attendere la visita di qualcuno che li bastoni a sangue per sapere dove hanno nascosto i contanti.
Mandiamoli agli incroci con i Rolex al polso penzolanti dalla portiera dell'auto blu.
Facciamogli trovare davanti al portone di casa un tappeto di preservativi usati.
Sono convinto che ne trarremo tutti un grande, incidentale, ma tangibile beneficio.

venerdì 2 novembre 2007

TRAGEDIA DI TOR DI QUINTO - RASSEGNA STAMPA

Una breve rassegna stampa dei maggiori quotidiani on-line sulla vicenda della donna uccisa nei pressi dell'accampamento rumeno di Tor di Quinto:

Il Corriere della Sera - Fini: la colpa è di Vuòlter, Rutelli e Amato; L'Unione: Fini è uno sciacallo; Prodi: la colpa è del Governo precedente.
Il Giornale - Prodi è un bugiardo; Colpa di Prodi e di Vuòlter
La Stampa - Stretta del Governo, via alle espulsioni; Fini: il Governo si vergogni; Zingaretti (PD): Fini stia zitto
L'Unità - Storace vuole l'esercito nei campi rom; Il Prefetto di Roma chiede aiuto a Ruini
Liberazione - Si apre la caccia ai rumeni; Vuòlter ottiene dal Governo un DL per espellere i cittadini comunitari; il 90% delle violenze avvengono in famiglia, perchè non espelliamo i maschi italiani?
Il Sole 24 Ore - Prefetti pronti; Prodi: maggioranza compattissima! Rifondazione: Ma è Vuòlter il Presidente del Consiglio?
Ansa - Prefetti pronti; FI: Prodi è bugiardo, Vuòlter si dimetta.

La classifica dei colpevoli:
Rutelli - 1
Amato - 1
Vuòlter - 3
Prodi - 1
governo precedente - 1

Pensierini per la sera:
mandiamo l'esercito nei campi rom - 1
espelliamo anche gli italiani violenti - 1

giovedì 1 novembre 2007

CRIMINALITA' COMUNE E INGENUITA' INDIVIDUALE

La Signora Giovanna Reggiani è morta, forse violentata e uccisa da tale Nicolae Romolus Mailat, rumeno, con precedenti penali in patria, accampato a Tor di Quinto (Roma) in una baraccopoli che domani sarà azzerata dalle ruspe. Solo due giorni fa avevo pubblicato un post sulla sicurezza, e l'avevo individuata come un bene prezioso, un diritto sacrosanto del quale dovrebbero poter godere tutti, italiani e stranieri, anche a costo di qualche tollerabile sacrificio. Non ho cambiato idea per cui ben vengano provvedimenti che la favoriscono. Questo è però un post doveroso nei confronti di quegli stranieri che in Italia la sicurezza la portano in dono, come Dragan Cigan, il giovane bosniaco che nel luglio di quest'anno ha salvato la vita, sacrificando la sua, di due bambini italiani che stavano affogando. Diamo sicurezza, anche in maniera esemplare, ma non limitiamoci al solo fatto eclatante, perseguiamola lentamente e con continuità. Non guardiamo solo a Tor di Quinto, e a Gorgo al Moticano, ma a tutte le fonti di pericolo vicine alle nostre case, ed anche a quelle nel nostro vicino, pure se pakistano. Tutte. E, soprattutto, non facciamoci suggestionare come pecoroni dai mass-media e non mangiamo memoria, in un verso e nell'altro.

mercoledì 31 ottobre 2007

IL SINDACATO IN ITALIA - CONTRADDIZIONI

Occuparsi del Sindacato, chissà per quale motivo, non è critico ma sempre anti sindacale. Sono intoccabili come una vergine vestale. Ma di questi tempi, con gli operai di Torino e Milano che fischiano e spernacchiano impuniti, potremo sfrontatamente esaminare qualche aspetto contraddittorio dell'attuale panorama sindacale italiano.
il Sindacato dei Lavoratori nel nostro paese, sia esso identificato come si vuole, rappresenta per buona parte quelli che non lavorano più, e sottoscrive accordi che non valgono nulla.
Se pensate che abbia scritto una gran cazzata fatevi una bella risata, ma poi seguite il semplice ragionamento che vi propongo. La questione della validità degli accordi è storicamente lunga, e trova origine nella volontà dei Costituenti di lasciare libera da condizionamenti l'attività sindacale, in precedenza sottoposta a rigidi controlli da parte del regime fascista. Nella Carta Fondamentale questo avviene realizzato attraverso l'art. 39, che riproduco integralmente:

Costituzione Italiana, Art. 39.

L'organizzazione sindacale è libera.

Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

Il I° comma dell'art. 39 sancisce categoricamente la libertà delle organizzazioni sindacali, cui “ ...non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione...”.
Se lo scopo della norma è palesemente quello di evitare ogni possibile intromissione dello Stato o di un suo potere, viene però imposto l'obbligo di registrazione, che attribuisce alle organizzazioni sindacali la personalità giuridica, a sua volta presupposto per la stipula di contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria "...
per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce."
Lo dice la Costituzione, mica io.
I Sindacati quindi, secondo l'art. 39 della nostra Costituzione, devono registrarsi per essere soggetti di diritto idonei a stipulare contratti collettivi (i famosi CCNL).
E per registrarsi sono sottratti ad ogni preventiva valutazione di chicchessia, basta che i loro Statuti prevedano ordinamenti interni realizzati su base democratica (Statuto CGIL; Statuto CISL; Statuto UIL)
III° co. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.”
Nulla più.
Eppure i sindacati non si sono mai registrati in oltre 60 anni.
E qual'è, allora, il destino dei contratti collettivi di lavoro, sottoscritti da un soggetto (non registrato) privo delle qualità richieste dall'articolo 39?
Nella migliore delle ipotesi, alla lettera dell'art. 1425 Codice Civile, annullabili perché stipulati da una parte legalmente incapace di contrattare, e quindi invalidabili dai soggetti che risultino danneggiati dal vizio del consenso.
Basterebbe, forse, un metalmeccanico inferocito per mandare in vacca i contratti collettivi di lavoro, per le cui sorti scendono rumorosamente in piazza milioni di persone.
Sempre che non si voglia accettare, con sofisticate elucubrazioni dottrinarie, che la Costituzione non voleva dire proprio quello che i Padri Costituenti hanno scritto con molta chiarezza, ma che noi potevamo fare a nostro "tiramento di culo".
Devo riconoscere che sarebbe una scoperta rivoluzionaria, e mortificata da una paternità modesta come la mia.
Però ammettete che il ragionamento fila, o se non altro, che appare molto suggestivo.
Altro punto da approfondire è la reale rappresentatività delle Confederazioni Sindacali, CGIL CISL e UIL.
I dati forniti dalle stesse Confederazioni, infatti, evidenziano una sindacalizzazione complessiva pari a circa la metà della popolazione attiva del paese.
Su 24 milioni di lavoratori (Eurostat), meno di 12 posseggono una tessera, e quasi 6 sono in pensione.
Riporto i dati disponibili e fornisco i relativi link (a destra i pensionati di ogni Confederazione).

Totale tesserati CISL: 4.346.952 - Federazione Nazionale Pensionati: 2.173.431
Totale tesserati UIL: 1.935.925 - Pensionati 552.713
Totale tesserati CGIL: 5.566.609 - Sindacato Nazionale Pensionati: 2.879.511

Questi elementi permettono di eseguire due ordini di considerazioni.
La prima è relativa ad un potere di rappresentanza straordinario attribuito alle Associazioni Sindacali, che negoziano in rapporto di ¼ sull'intera forza produttiva (composta in parte anche da imprenditori, chiaro).
Nella pratica è come se un quartiere cittadino decidesse da solo col progettista su come realizzare un piano regolatore comunale.
La seconda, invece, presenta risvolti molto più divertenti.
Se l'antagonismo sindacale è comunque da sostenere, quale indispensabile contraddittorio nella negoziazione salariale con i datori di lavoro, certo vien da chiedersi se non vi sia alcuna contraddizione nel sostenere contemporaneamente le ragioni di lavoratori e pensionati, che sono contrapposte ed ormai in rapporto paritario tra loro all'interno delle diverse Confederazioni.
La spesa sociale necessaria per garantire il maggior benessere della popolazione inattiva, va intuitivamente corrisposta da quella attiva.
E se io li rappresento tutti e due, nell'interesse di chi mi adopero?
La risposta sarebbe certamente corale: di entrambi, perdindirindina!
Ma se ottengo un vantaggio per il pensionato, siamo proprio sicuri che non inchiappetto il lavoratore?
Mi permetto, quanto meno, di segnalare l'anomalia.
Chissà che qualche Garante non legga questo post.



LE ASSOCIAZIONI A TUTELA DEI CONSUMATI

E' di qualche giorno fa una notizia attesa da tempo, che dimostra come l'indennizzo diretto, vale a dire il meccanismo risarcitorio dei danni provocati dalla circolazione stradale introdotto a febbraio del 2007, sia una chiavica tremenda.
Il tema trattato, lo ricordo, riguarda le assicurazioni, grazie al decreto Bersani investite (mi si perdoni l'allusione) del gravoso compito di determinare autonomamente l'ammontare dei risarcimenti da pagare.
Adesso, infatti, funziona così: il danneggiato chiede il pagamento dei danni subiti alla propria compagnia, che non è tenuta a riconoscergli alcuna spesa di assistenza legale (o comunque qualificata) nella gestione della pratica, ad eccezione delle eventuali spese per una relazione Medico Legale privata, nel caso in cui si siano subiti danni alla persona.
Il danneggiato, lo capisce anche un bambino di 3 anni, non sa come interpretare la relazione medica e deve rivolgersi a spese proprie a qualcuno che gliela 'traduca', spesso rinunciando.
Tradotto in parole povere abbiamo realizzato un sistema dove il debitore (l'assicurazione) stabilisce quanto dare al creditore (danneggiato), sempre che questi non pensi (a proprie spese) di poter pretendere di più.
Il principio è talmente aberrante che si commenta da solo.
Non è neanche il caso di ragionare, chiaramente, su chi riceva un vantaggio da questa situazione.
Ma tant'è, togliere tutela al consumatore determinerà benefici incalcolabili tra i quali la tanto agognata riduzione delle tariffe RCA.
Molte associazioni di Consumatori avallando e sottoscrivendo l'operazione, lo hanno sottolineato come tante cocorite, vediamone alcune, attraverso i rispettivi comunicati stampa:

Adiconsum

Adusbef

Federconsumatori


Bene, la notizia di cui facevo cenno all'inizio del post è questa: INDENNIZZO DIRETTO – I MOTOCICLISTI PAGHERANNO IL 50% IN PIU' IL COSTO DELLA COPERTURA ASSICURATIVA. La fonte è “Il Sole24Ore”, ed è tratta da un sito specializzato di avvocati esperti di infortunistica stradale, L'Unarca.

Vengono da chiedersi tante cose..............

martedì 30 ottobre 2007

SICUREZZA ED IMPRONTE DIGITALI, CHI NON LE VUOLE?


Qualche tempo fa, grazie alle mille risorse messe a disposizione dalla rete, ho deciso di approfondire un tema che mi sembrava per molti versi banale, quello delle impronte digitali.
Ritenevo infatti del tutto normale che in un paese come il nostro, in perenne allerta criminalità, si potesse quantomeno migliorare la situazione ricorrendo alla raccolta dei dati biometrici delle persone censite o fermate perchè clandestine.
Quando hanno richiesto le mie, al rinnovo della Carta di Identità elettronica, non ci ho trovato nulla di male, anzi, mi è sembrato del tutto naturale.
Ma sbagliavo, perché non avevo considerato le innumerevoli problematiche legate alla 'privacy' violata, al regime di polizia che si sarebbe instaurato, alla copertura finanziaria di una operazione che, pare, possa giungere a costare 35 € per ogni rilevamento.
Provate per curiosità a cercare documentazione sulla materia su Internet e verrete travolti da una miriade di commenti, penso anche autorevoli, sui rischi legati alla schedatura di massa.
Per evitare di essere catalogato sbrigativamente tra i forcaioli del Nord Est, allevato a pane e Padania, ho deciso di proseguire queste righe prendendo spunto da un dato semplice semplice, la definizione di sicurezza data da un comune Dizionario della Lingua Italiana De Agostini:
Sicurezza Sostantivo Femminile: condizione, stato di esenzione da pericoli, il non correre alcun pericolo.
Bene, il punto di partenza è adesso oggettivo, sgravato da ogni cornice o contaminazione ideologica.
La sicurezza è dunque uno stato quasi tantrico, lieve e sicuramente piacevole, di rilassatezza fisica e psicologica.
Evita la tensione muscolare e mentale necessarie per garantirsi l'incolumità o la sopravvivenza.
E' uno strumento essenziale al raggiungimento del benessere 'evoluto', che permette di destinare le nostre migliori risorse in attività diverse da quelle altrimenti impegnate nell'evitare un qualche pregiudizio personale, proprio od altrui.
Credo sia quindi un bene prezioso, un diritto sacrosanto del quale dovrebbero poter godere tutti, italiani e stranieri, anche a costo di qualche tollerabile sacrificio.
Un passo elementare in questa direzione, a mio avviso, consiste nell'attribuire a tutti un'identità.
Gli immigrati italiani, che a fine '800 scontavano la quarantena all'ingresso negli Stati Uniti nella celebre Staten Island, a New York, dovevano in ogni caso fornire un nome e un cognome ai funzionari statunitensi, pur in assenza di documenti che spesso non avevano mai posseduto.
Li chiamavano con disprezzo WOP (S), acronimo di WithOut Passports e tutt'ora questo termine viene usato per identificare la comunità italo-americana.
Ora la tecnologia ci offre strumenti molto più efficaci dell'invenzione di un nome di fantasia al momento dello sbarco.
Milioni di persone (di ogni razza e colore), nel rinnovare i propri documenti di identità devono già appoggiare l'indice della mano destra su un sensore che ne memorizza il dermatoglifo, e c'è da chiedersi quale terribile attentato alla democrazia possa rappresentare l'estensione di questo obbligo anche a quelle persone, spesso clandestine, che vengono sottoposte a fermo nel corso delle attività ordinarie di polizia.
Eppure pare che per alcuni soloni delle solidarietà ad ogni costo l'ordine delle priorità risulti diverso, e che la mancanza di sicurezza sia insinuata nell'uso del mezzo tecnico, anziché dalle conseguenze della vita in clandestinità.
Verò è, per onestà, che le figure del clandestino e del delinquente non sempre coincidono.
Teniamone atto e, tra tante sanatorie fiume sollecitate dal mondo cattolico e terzomondista, perchè non offrirne una che conceda un permesso di soggiorno temporaneo a chi accetta di sottoporsi ai rilevamenti delle impronte digitali?
Se censiamo, e non schediamo che è obbiettivamente diverso, la popolazione residente non potremo certo prevenire il compimento di nuovi delitti, ma possiamo efficacemente contrastare molti di quelli commessi o forse, chissà, scoraggiarne alcuni.
A chi giova quindi negare l'utilità pratica e criminal preventiva di poter identificare tutti i membri di una comunità?
E perché tale onere deve ricadere solo sulle persone, anche straniere, che 'si presentano' ufficialmente al gruppo di cui chiedono di far parte?
E' forse questo equo, oppure giusto?
In Italia si sono create due popolazioni, una reale e una clandestina.
E' superfluo indicare quale delle due lo Stato dovrebbe tutelare con determinazione, ed in questa, ricordiamolo, vi sono tanti immigrati che meriterebbe ben più considerazione di quella che ricevono. Allego un link sull'uso delle rilevazioni biometriche in Svizzera, ben precedente alla vittoria elettorale delle destra. Leggiamola e pensiamoci su.