mercoledì 30 aprile 2008

700 MILA SINDACALISTI; SEI VOLTE PIU' DEI CARABINIERI. L'ALTRA CASTA

Oggi ho voglia di raccontarmi, oltre che di fare polemica, quindi non pensate alla lettura mordi e fuggi, fermatevi due minuti.
Quando vado nelle librerie sono vittima di tre scaffali, in questo preciso ordine gerarchico: politica, informatica, storia.
Lo scaffale della politica è in realtà un diversivo per il commesso, che così non verrà a chiedermi di cosa ho bisogno e mi lascerà gironzolare con calma.
Dopo aver passato in rassegna le novità scivolo quindi sui poderosi manuali sul Cobol ed il linguaggio sthml o html, dei quali non saprò mai realmente cosa fare senza sei mesi ininterrotti di ferie, per poi balzare come un ninja sui libri di storia.
Di solito qui provo un curioso orgasmo accarezzando ogni copertina, dai tomi sulle esecuzioni capitali a Venezia allo Studio sul sistema di reclutamento delle truppe Alpine, di derivazione prussiana.
Sabato non ho trovato nulla di stimolante, ma non volevo uscire a mani vuote.
Così ho comprato il DVD di Sergio Paolini, 'Il Sergente', un libro di Carofiglio che mi mancava e 'L'altra casta' di Stefano Livadiotti. 49 euro.
Tornato a casa, dopo cena, ho proposto alla mia compagna Paolini ma ho dovuto cedere il passo ad una performance del dottor House, alle prese con una pericolosa intossicazione da merde di piccione.
Allora ho acceso la luce del comodino, ho preso in mano 'L'altra casta' e ne ho letto il dorso:
"La sola Cgil ha un giro d'affari valutato in un miliardo di euro. I delegati delle tre centrali sindacali sono 700 mila, sei volte più dei Carabinieri.
I loro permessi equivalgono a un milione di giornate lavorative al mese. E costano al sistema-paese un miliardo e 854 milioni di euro all'anno."
Mi è venuto un coccolone.
Alla fine di ottobre avevo scritto un post che si occupava dei sindacati, ma per evidenziare l'assurda posizione simultanea di negoziatori dei diritti dei lavoratori e di paladini dei pensionati.
Mi auto-cito, non voletemene male:
"La spesa sociale necessaria per garantire il maggior benessere della popolazione inattiva, va intuitivamente corrisposta da quella attiva.
E se io li rappresento tutti e due, nell'interesse di chi mi adopero?"
Non conoscevo però i numeri dei delegati sindacali, ma se quelli riportati da Livadiotti, giornalista de 'L'espresso' (non de 'Il secolo d'Italia'), sono veri c'è da riflettere, posto che 1 lavoratore su 30 dei 24 milioni attivi in Italia fa il sindacalista.
Mi mancano una cinquantina di pagine per finire il libro ed ogni 10 mi è montata una incazzatura spettacolare.
Fonti Cgil (pagg. 66-67), ad esempio, quantificano il costo per manifestante tra 25 ed i 30 euro (treno o pullman, cestino per il pranzo) rendendo ogni corteo una emorragia impressionante di soldi che potrebbero essere utilizzati con maggior profitto.
Un milione di persone in giro per Roma significa un investimento di 25-30 milioni di euro per avere 30 secondi di celebrità durante il Tg, una vergogna.
Che finisce il suo viaggio nel water di qualche AutoGrill.
Contratti o tutele dei dipendenti pubblici scandalosi, al Comune di Roma 6000 dei 25000 dipendenti mancano all'appello ogni giorno (pag. 164), ed il sistema informatico con badge d'accesso denuncia assenze medie per oltre 60 giorni l'anno (pag. 165).
Altro capitolo per i CAF, acronimo di Centro di Assistenza Fiscale, che producono introiti per 186 milioni di euro che non vengono tassati.
A questi introiti dovremmo aggiungere come minimo 10 euro richiesti come obolo ad ogni contribuente assistito nella compilazione delle dichiarazioni, e vai con altri milioni di euro esentasse.
Il libro è consigliato a quelli abituati ai travasi di bile, che hanno lo stomaco corazzato o sono interisti, altrimenti può fare male.
Aspetto che qualcuno smentisca Livadiotti o faccia causa all'Espresso, perchè se fosse tutto vero vorrebbe dire che abbiamo trovato un altro cancro del nostro sistema.
Ma temo si tratti di un cancro troppo doloroso da curare, e che i medici abbiano tutto l'interesse a mantenere in vita il paziente.

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martedì 29 aprile 2008

MENTANA, DALLA POLITICA AI CESARONI - il declino di un giornalista


Stavo vedendo la fine di Ballarò, e dalla televisione in camera è arrivato il tirità della sigla di Matrix.
Pronto cambio di canale per scoprire che Mentana stava intervistando i giovani protagonisti dei 'Cesaroni'.
Ma come, le elezioni, il dramma struggente delle sinistra in agonia, il trionfo di Berlusconi, la vittoria di Alemanno, le introsprezioni di Rutelli....
Chicco Chicco, ti sei disimpegnato e sei passato dal giornalismo alla celebrazione delle serie Mediaset?
Il buon Mastrota, con le sue poltrone vibranti, risurge a gloria patria.
O tempora o more! Ti hanno chiuse le tube catodiche?
Non ti troveremo mica questa estate a fare karaoke con Fiorani e Lele Mora?










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VENTO DI DESTRA O SFIDUCIA VERSO QUESTA SINISTRA?


Altro 'legno' clamoroso per il binomio Veltroni-Rutelli, che sia tutta colpa dei rigurgiti nostalgici degli italiani e dei romani?

domenica 27 aprile 2008

BEI TEMPI - "Il petrolio crolla sceicchi in allarme" - 1998


Ora che Repubblica ha messo tutto il proprio archivio on-line dal 1984 è divertente 'spulciare tra gli articoli del passato, specie sull'andamento del prezzo del petrolio soprattutto oggi che il greggio vola verso 119 $ al barile.
Ho scelto questo articolo del 17 giugno 1998 dedicato ai patemi d'animo dei produttori di petrolio, angosciati dalle quotazioni del barile inferiori agli 11 $.
Della serie "ride bene chi ride ultimo"!

sabato 26 aprile 2008

GRILLO E I VIETCONG

Ieri per me era fondamentalmente San Marco, Santo Patrono di Venezia, e come ogni buon veneziano (benchè de téra, di terra) ho regalato alla mia bella il "bòcolo", un bocciolo di rosa.
Ma il 25 aprile é anche il giorno dedicato alla festa della Liberazione ed all'attesissimo V-2 Day di Beppe Grillo, spesso sovrapposti e messi in competizione tra loro, anche al fine di alimentare polemiche competizioni tra la sacralità del primo evento e la dissacrazione intrinseca del secondo.
Fingiamo che la scelta della data del V-2 Day sia stata una coincidenza, per tagliare la testa al toro, anche perchè sono ben altri gli aspetti ai quali voglio dedicare attenzione.
Il giorno dopo la manifestazione di Torino i due principali quotidiani nazionali, Corriere e Repubblica, commentano gli eventi da osservatori ciechi ed ottusi, confermando la bontà delle ragioni di Grillo.
Il Corriere della Sera, si limita ad una cronaca asettica della giornata soffermandosi in particolare sui toni più accesi dell'intervento di Grillo, riservati al Presidente della Repubblica Napolitano (definito Morfeo) e si trastulla per qualche riga sulla diversità tra le cifre presentate dagli organizzatori e Questura, riferendo solennemente, invece, dei Vaffa di ritorno ululati dal presidente dell’Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, e dall'esponente della Lega Nord Calderoli.
Repubblica fa addirittura peggio, affiancando alle note di cronaca un rancoroso commento di Francesco Merlo dall'eloquente titolo "Il comico del malumore".
Secondo Merlo, in buona sostanza, Piazza San Carlo traboccava di fans disorientati e portoghesi, ansiosi di godere gratis della 'verve' comica di Grillo tra le maglie della manifestazione.
Tanto Repubblica che il Corriere, però, dimenticano di spiegare il funzionamento dei tre referendum di iniziativa popolare promossi da Grillo, quasi il risultato di ogni sua iniziativa fosse determinata unicamente dalle 'masaniellate' o dai colpi di testa del comico genovese.
Niente più contributi pubblici ai giornali, frequenze radiotelevisive libere, abolizione dell'Ordine dei Giornalisti.
Grillo è la parte apparente di quanti chiedono, con mezzi legittimi e costituzionali, di affrancare l'informazione dai propri debiti verso un qualsiasi potere, sia esso disciplinare, amministrativo od economico.
Giornali ingrassati dalle prebende di Stato, televisioni dipendenti da una burocrazia colonizzata, giornalisti legati al potere disciplinare di un Ordine  sono la nemesi dell'imparzialità dell'informazione.
Quale interesse può esservi nel loro operato di contrario alla conservazione (anche ruffiana) dello status quo?
Perchè Corriere e Repubblica non analizzano gli effetti del possibile successo dell'iniziativa, accompagnata da Grillo, ma anche dalle firme di migliaia di cittadini?
Grillo forse non è un genio, ma è sicuramente sottovalutato, perchè ogni sua iniziativa viene ormai personalizzata, senza tenere conto del malessere generale che riassume, che monta inesorabilmente e che in ogni caso gli sopravviverebbe.
Ha dichiarato al sistema una guerra aperta che i suoi avversari dimostrano di non aver compreso, e che pensano di combattere con i sistemi tradizionali dell'attacco personale, della censura fiacca di qualche notabile, della ridicolizzazione di ogni successo del 'nemico'.
Ad un appassionato di storia questa contrapposizione fa venire in mente la guerra del Vietnam, dove i generali americani, dotati di ogni mezzo conosciuto, hanno affrontato i nord vietnamiti ed i loro tunnel come se fossero divisioni meccanizzate tedesche.
Il terreno su cui Grillo si muove bene è la "foresta" della Rete e delle relazioni che si sono aggregate intorno al suo Vaffanculo! ed i suoi simpatizzanti se ne fregano bellamente dell'articolo di Francesco Merlo.
Un'opinione se la sono già fatta da soli, nel bene e nel male, perchè la differenza sta nel fatto che la formazione del processo decisionale è ora indipendente, e si sviluppa attraverso fonti spontanee quali sono i blog, che di tributi non ne devono versare a nessuno.
Questo li rende più credibili di media ossequiosi verso munifici sponsor, mecenati, correnti politiche, gruppi finanziari.
Chissà se Grillo arriverà alla sua Saigon, certo che 'far saltare ponti e strade', come si è visto, non serve a niente.
Per interrompere i tunnel, alias il web, dovrebbero cambiare strategia.



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giovedì 24 aprile 2008

ALITALIA, 180 PILOTI PER 5 AEREI?


Vi segnalo un agghiacciante
articolo de "Il Sole 24 Ore" sul'Alitalia.
Un piccolo estratto:

(...) Curiosa la vicenda del
settore cargo che Air France avrebbe chiuso perché perde 71 milioni all'anno. Con soli cinque aerei Md11, ci sarebbero stati da 135 a 180 esuberi: come dire 30-40 piloti ogni aereo. Sembrano parecchi visto che l'equipaggio è di due piloti.(...)

mercoledì 23 aprile 2008

EL RISULTAT DELL'ELESSIUN - Veltroni commenta i risultati in padano - Crozza

"Noi del PD, del Nord avìmu capì 'gnenti!". Imperdibile

MERCATO IMMOBILIARE: - 7,1% (che fra 2 o 3 anni si riesca a comprare casa?)


Pare che il boom del mercato immobiliare sia giunto al suo epilogo.
I segnali sono molti e trovano conferma nelle informazioni che si possono ricavare dalle letture dei quotidiani ma anche dall'osservazione di quanto ci circonda: orizzonti con centinaia di gru, migliaia di appartamenti in costruzione, contrazione dei mutui fondiari erogati, innalzamento dei tassi di interesse; già da tempo gli impresari permutano parte degli immobili per l'importo dei lavori commissionati agli installatori.
Di oggi un articolo pubblicato sulla versione online de Il Sole 24 Ore.
Secondo la prudente giornalista Paola Dezza "...per le compravendite del comparto residenziale nel nostro Paese
non si può parlare ancora di crollo. Ma certo di deciso ridimensionamento.
A fare una fotografia alla situazione del settore è oggi l'
Agenzia del Territorio, che nell'Osservatorio 2007 registra compravendite totali in calo del 7,1% (contro il +1,3% del 2006 e l'aumento del 5,4% registrato nel 2005).
Dall'Agenzia fanno notare che
sul comparto pesano «fattori strutturali legati al ciclo immobiliare, che è evidentemente arrivato alla sua fase conclusiva.
Tra questi i tassi di interesse per i mutui, passati mediamente dal 3,5% del 2003 al 5,3% del 2007, e il livello raggiunto dal prezzo degli immobili".
Il dato reso dall'Agenzia del Territorio viene correttamente 'spezzato' alla ricerca di indicazioni sull'andamento del mercato nei comuni capoluogo ed in quelli limitrofi, sui quali si è riversata negli ultimi anni buona parte della domanda, salita (tra il 2001 e il 2006) del 31%.
Nelle immediate periferie, infatti, i prezzi degli immobili ritornavano faticosamente accessibili a larghe fette della popolazione, altrimenti esclusa dalla possibilità di acquisto dell'abitazione.
Infatti "...negli ultimi anni si è assistito a un sensibile spostamento delle compravendite dalle città maggiori ai Comuni minori - recita l'Osservatorio -. Nel 2007, invece,
pur confermandosi una miglior tenuta del mercato nei Comuni minori, si verifica, per la prima volta dal 2001, un sensibile calo delle compravendite, pari al -5,8%, anche nei Comuni non capoluogo".
Io preferisco una lettura del dato pratico anzichè di quello statistico: rispetto allo scorso anno vi sono
6 nuclei familiari in meno che possono permettersi la casa.
Il
mercato immobiliare, lo sanno tutti, è anabolizzato da fattori legati all'introduzione della nuova moneta prima, per il tradizionale ripiego sul mattone nei periodi di maggior crisi o fluttuazione delle borse poi, per diventare infine il giochetto dei tre bussolotti.
Compro un
terreno, edifico un condominio, lo vendo e divento ricco.
Perchè fermarsi?
Compro un terreno più grande, edifico un condominio con 8 appartamenti in più, li vendo tutti e divento ancora più ricco.
In questa progressione è venuta colpevolmente meno l'edilizia popolare, favorendo le compravendite a prezzi di mercato certo non ostacolate dalla
convenienza dei mutui, quasi sempre stipulati a tasso variabile su 'spassionato' consiglio delle Banche, che come noi avevano acquistato il denaro (che poi ci prestavano) a costi molto favorevoli, quasi irripetibili.
Ma il meccanismo dei tre bussolotti non poteva reggere in eterno per una ragione tanto semplice da sembrare infantile:
sono lentamente finiti gli acquirenti.
I nuovi nuclei familiari spesso non hanno l'autonoma capacità economica di sostenere il prezzo del mutuo senza rinunciare ad un tenore di vita dignitoso e quelli di loro che potevano acquistare una casa lo hanno già fatto.
Oltretutto,
di nuclei familiari, se ne formano molti meno che metri quadri.
Suona stravagante la sorpresa per i dati così negativi forniti dall'Agenzia del Territorio, la pacchia è durata fin troppo.
Rimane da chiedersi cosa accadrà quando tutti gli immobili in eccedenza sulla domanda reale saranno immessi sul mercato per permettere agli speculatori di far fronte ai propri impegni finanziari verso gli istituti di credito.
Siamo sicuri che l'America si realmente così distante?


martedì 22 aprile 2008

SE ALITALIA SI SALVASSE A CONDIZIONI MIGLIORI DI QUELLE OFFERTE DAI FRANCESI, CHE FIGURA CI FAREBBE IL GOVERNO PRODI?

foto by paxbgd

Alitalia, per l'ennesima volta, non passa di mano, visto che
ora si ritirano i francesi.
Adesso sono curioso di vedere cosa succede, e vi confesso che questo un post è solamente frutto della malizia con la quale guardo le cose.
Immaginiamo che si trovi una soluzione, che Intesa o Aeroflot o Air One o una qualche banca o compagnia aerea, alla fine, accettino la partnership con la nostra compagnia di bandiera.
Così, per un puro esercizio accademico visto che Alitalia è data per decotta da tempo memorabile.
Qualora questa soluzione venisse trovata potremmo già escludere che sia meno vantaggiosa di quella presentata da Air France-Klm?
Non è che il "governo morente" sia terrorizzato dall'ipotesi che Berlusconi riesca a fare meglio di loro, che l'avrebbero trasferita per un pugno di ceci?
Magari vale meno di un pugno di ceci, per carità, ma oramai sono preparato a tutto.
Voi cosa ne pensate?
Qualcuno salverà Alitalia a condizioni migliori di quelle offerte da Spinetta?

lunedì 21 aprile 2008

PETROLIO: A BREVE TOCCHERA' I 150 USD A BARILE


Quattro articoli, anche risalenti a qualche mese fa, che preannunciano la quotazione del petrolio intorno ai 150 dollari a barile.
Greenreport
Bloomberg
Frogblog
Il Sole 24 Ore
Mi sono accorto che se ne potevano citare decine, ho scelto i primi che ho letto.
Dimenticavo: dal 3 gennaio il petrolio è aumentato del 17%, ma l'inflazione cresce solo del 3,3%


LUCA ZAIA - A Treviso ha fatto bene, vediamo

Luca Zaia è, probabilmente, uno degli artefici dei successi della Lega nel Trevigiano, dove ricopre da tempo ruoli istituzionali nonostante la giovane età (Conegliano - 1968).
Forse non conosciutissimo al di quà del Piave è, invece, percepito nella Marca come amministratore oculato, attento e risoluto, che ha raccolto nel tempo consensi di ogni provenienza politica.
Nel 2002, infatti, è stato eletto alla Presidenza della Provincia, candidatosi senza AN Forza Italia ed Udc, con quasi il 70% dei suffragi.
Certo la Lega ha voluto impegnare al Governo uno dei suoi uomini migliori, vedremo se saprà confermarsi al Ministero dell'Agricoltura.

sabato 19 aprile 2008

MENO MALE CHE PECORARO SCANIO DOVEVA SALVARMI DALL'ESTINZIONE!


foto by Kjdrill

venerdì 18 aprile 2008

Novembre 2007: "DESTRA E SINISTRA TRADIZIONALI FARANNO NOTIZIA SOLO NELLE CURVE DEGLI STADI DI CALCIO" - ZARATHUSTRA MI FA UNA PIPPA

Ripropongo un vecchio post di novembre, nel quale prefiguravo la strage di tutti i partiti minori (Lega compresa) qualora fosse stato adottato il sistema elettorale "alla tedesca", con sbarramento al 5%, allora auspicato da Veltroni e Berlusconi.
Preciso che al tempo Gianfranco Fini tuonava a 'Porta a Porta' che non si poteva annunciare la nascita di un nuovo schieramento politico, a tiramento di culo di Berlusconi, dal predellino di una macchina....


"Si discute animatamente, nelle ultime settimane, in merito alle modalità di riforma della legge elettorale in vigore, causa della 'balcanizzazione' delle varie coalizioni di governo.
Va bene, vediamo cosa accadrebbe nel caso in cui si introducesse da noi un sistema elettorale come quello germanico, tanto voluto e decantato da Vuòlter e adesso anche da Scìlvio, mulinànti la spada in groppa ai loro nuovissimi super-partiti, con le poltrone ancora incellofanate. Cominciamo e finiamo col dire che, in Germania, se non raccogli almeno il 5% dei consensi elettorali non vali una mazza e che quindi, da noi, ci sarebbe una strage di tipo Ruandese per sigle e partiti, tanto a destra che a sinistra. Ecco la Redipuglia della II° Repubblica (agg. alle Politiche 2006, Camera dei Deputati): Insieme con l'Unione - Presente! Di Pietro Italia dei Valori - Presente! La Rosa nel Pugno - Presente! Partito Pensionati - Presente! L'Unione - SVP - Presente! Socialisti Craxi - Presente! SVP - Presente! Alleanza Lombarda - Presente! Lista Consumatori - Presente! L'Ulivo - Presente! Socialdemocrazia - Presente! Repubblicani Europei - Presente! Autonomie Libertè Democratie - Presente! L'Unione - Presente! Vallée d'Aoste - Presente! Liga Fronte Veneto - Presente! DC Uniti - Presente! Lega Nord - Presente! Fiamma Tricolore - Presente! Alternativa Sociale - Presente! - Presente! DC - Nuovo PSIPensionati Uniti - Presente! Partito Repubblicano Italiano - Presente! Lista Ambientalista - Presente! Nuova Sicilia - Presente! No Euro - Presente! Patto per la Sicilia - Presente! Partito Liberale Italiano - Presente! Patto Crist. Esteso - Presente! Riformatori Liberali - Presente! SoS Italia - Presente! Nei fatti sopravviverebbero Democratici di Sinistra, Margherita e Rifondazione Comunista in uno schieramento e Forza Italia, UDC ed Alleanza Nazionale nell'altro (la Lega è nell'elenco più sopra perchè non raggiunge il 5%). Immaginiamo lo scenario, sintetizzandolo: Partito Democratico e Rifondazione, Partito del Popolo Italiano delle Libertà, UDC ed Alleanza Nazionale. Due grandi partiti di centro (destra e sinistra), uno di ex democristiani, e due 'ali': si apre l'ennesima nuova era, quella dell'"Homo Veltrusconianus", cioè il Veltrusconesimo. Chissà perchè un'uccellino mi dice anche che prima o poi Pievfevdinando tornerà alla casa del padre, superando al fotofinish Ziànfrranco nel ruolo, ormai perduto, di delfino di Scìlvio. E così avremo due partiti di centro (che prima o poi si confonderanno facendo nascere la 'destristra') e tutto il resto non conterà un cazzo. Il Veltrusconesimo sarà la nuova età dell'oro della politica italiana, dei volti non nuovi in formazioni politiche nuove, delle riforme strutturali improcrastinabili ma procrastinate, della legge sul conflitto di interessi, che non interessa, dello stato laico ma non troppo, della politica progressista inaugurata da una Santa Messa. I "Blanc Block" arriveranno a somigliarsi talmente tanto che non dovranno neanche più preoccuparsi di perdere le elezioni. Se queste previsioni dovessero venire confermate, nella sostanza, ci troveremo per altri 50 anni governati dai democristiani dorotei, mentre destra e sinistra tradizionali faranno notizia solo nelle curve degli stadi di calcio. Porca troia se sono ottimista!"

Arrivo subito alle conclusioni cui ero arrivato, poco prima che AN ritornasse all'ovile:

"....Immaginiamo lo scenario, sintetizzandolo: Partito Democratico e Rifondazione, Partito del Popolo Italiano delle Libertà, UDC ed Alleanza Nazionale...."

Pensate che il sistema 'alla tedesca' non è nemmeno stato necessario, è bastato il "Porcellum" con una soglia del 4% e 'collegare la Lega' al PDL per sicurezza.
Quindi il PD è riuscito nell'intento di cancellare dallo scenario politico Rifondazione (che ci ha messo del suo, a dirla tutta), mentre a destra si sono salvati tutti quelli che contavano e la funzione di 'pungolo ideologico' si è trasferita da AN all'UDC.

"E così avremo due partiti di centro (che prima o poi si confonderanno facendo nascere la 'destristra') e tutto il resto non conterà un cazzo."


Avevo preconizzato l'avvento del Veltrusconesimo, e così è stato.
Clap! Clap!

IL TRAMONTO DELLA SINISTRA

foto di O'CC


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mercoledì 16 aprile 2008

CARO VELTRONI, TI HANNO TRADITO 3.000.000 DI ELETTORI


Le elezioni dei giorni scorsi hanno segnato un'epoca per la sinistra, scomparsa come neve al sole, ma a leggere i dati diffusi dal Ministero dell'Interno c'è qualcosa che sembra essere addirittura clamoroso, persino troppo perchè me ne accorga io.
Infatti, il centrodestra, ancorchè orfano dell'Udc, ha sostanzialmente confermato il dato numerico delle scorse elezioni, mentre la sinistra ha perso per strada milioni di voti.
Osservate infatti i risultati alla Camera per il PDL rispetto alla scorsa tornata:
Voti di coalizione per la destra alla Camera nel 2006: 18.977.843
Voti di coalizione per la destra alla Camera nel 2008 : 17.063.874 (-1.914.000)
Se si sommano i consensi raccolti dall'UDC (2.050.319) abbiamo un sostanziale pareggio rispetto al 2006, con uno scarto di 130.000 voti.
Vediamo ora al Senato:
Voti di coalizione per la destra al Senato nel 2006: 17.253.978
Voti di coalizione per la destra al Senato nel 2008: 15.507.549 (-1.746.429)
Se si sommano i consensi raccolti dall'UDC (1.866.294) abbiamo di nuovo un sostanziale pareggio rispetto al 2006, con uno scarto di appena 140.000 voti.
Per questioni di praticità ho omesso il conteggio delle liste cosiddette minori, tipo La Destra o Forza Nuova o Ferrara, che hanno raggiunto insieme, comunque, circa 893.000 voti.
A sinistra, invece, il confronto è impietoso.
Vediamo come è andata alla Camera:
Voti di coalizione per la Sinistra alla Camera nel 2006: 19.002.598
Voti di coalizione per la Sinistra alla Camera nel 2008: 13.686.673 (- 5.314.000)
Se si sommano i consensi definiti 'inutili', collocabili sinteticamente nell'area antiberlusconiana, racimoliamo circa 2.300.000 voti, che confermano l'assenza di ben 3.000.000 di voti.
Come per la destra andiamo a vedere il dato del senato rispetto all'aprile 2006.
Voti di coalizione per la Sinistra al Senato nel 2006: 16.725.401
Voti di coalizione per la Sinistra al Senato nel 2008: 12.456.443 (- 4.270.000)
Anche in questo caso contiamo a parte i voti attribuiti ai partiti minori della sinistra (circa 1.700.000), che confermano l'assenza di 2.600.000 preferenze.
Spero di non avervi confuso le idee ma balza all'occhio che, se i 'conservatori' si sono recati dilingentemente al seggio i 'progressisti', questa volta, hanno preferito il pic-nic.
Cerchiamo una conferma nella cifra complessiva dei votanti, 2.846.000 in meno rispetto al 2006 (Votanti alla Camera nel 2006: 39.298.497;Votanti alla Camera nel 2008: 36.452.305).
Se la lettura dei dati è corretta, e non mi pare di avere affrontato teoremi molto complessi, ne ricaviamo elementi utili per riconoscere un nuovo fenomeno del costume italiano, troppo spesso legato ai luoghi comuni: l'elettorato di destra serra i ranghi e va a votare, quello di sinistra no.
Dunque, caro Vuòlter, non hai bisogno di governi ombra, ma di elettori in carne e ossa.


sabato 12 aprile 2008

LE PAGELLE DELL'OCSE: L'ITALIA VA DA SCHIFO, PERO' IN QUESTA CORSA NON HA RIVALI DA TEMERE

Nessuno può dubitare che siamo già stati amministrati, nel passato più o meno recente, dai signori che si propongono di rigovernarci.
Ma adesso loro sono cambiati, sono diversi, pieni di fiducia ed entusiasmo per il futuro del paese.
Vediamo però cosa dice l'Ocse del loro lavoro, attraverso i risultati ottenuti.


Grafico 1 - Produttività annua media



Italia ultima, preceduta da Messico e Portogallo.


Grafico 2 - Crescita del prodotto interno pro capite



Italia ultima, preceduta da Portogallo e Germania


Grafico 3 - Crescita del comparto industriale



Italia ultima, desolatamente ultima


Grafico 3 - Crescita del settore terziario



Italia terz'ultima, dopo Messico e Repubblica Slovacca


Se si cambiano persino gli Amministratori Condominiali incapaci, perchè noi dobbiamo obbligatoriamente scegliere tra chi ci ha messo in questa condizioni?

venerdì 11 aprile 2008

ELEZIONI 2008 - Nella circoscrizione Animali Domestici vota Orazio, il sosia di Garfield

Imperdibile per un gattofilo come me, pesa 16 chili (portati con disinvoltura) e vive vicino Como.
Dal Daily Mail

(click picture to enlarge, ha! ha! ha!)

ELEZIONI 2008 - Il Viminale rende già noti i risultati: ha vinto la Chiesa

Del resto perchè perdere tempo?
Una illuminante locandina de "Il Vernacoliere" dell'aprile 2006.
Passano gli anni, ripassano gli stessi politici, quello che non cambia mai è il risultato.


giovedì 10 aprile 2008

ANCHE IL TEST DI "REPUBBLICA" DICE CHE MI STANNO TUTTI SULLE PALLE

Altro giochino su Internet per scoprire i propri orientamenti politici, questa volta proposto da Repubblica.
Neanche questo test, in 15 domande anzichè 25 come quello del precedente post del 27 marzo, mi avvicina a qualcuno dei candidati alle prossime politiche, anzi.
Mi sembra di essere la particella di sodio dell'acqua Lete.

ROCCO SIFFREDI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

martedì 8 aprile 2008

LA TRISTEZZA OLIMPICA

lunedì 7 aprile 2008

LA GIUSTIZIA ITALIANA - un'immagine dal pavimento

Spesso si discute di Giustizia senza aver mai visto un Tribunale, e poco male visto che quasi sempre sono pure piuttosto brutti.
Luoghi dove però, non dimentichiamolo, la Giustizia viene amministrata.
Avrei potuto limitare questo post alla pubblicazione di una foto fatta col telefonino, ma trovavo troppo stuzzicante affrontare il paradosso tra l'immagine mediatica degli ambienti giudiziari e quella reale.
Quello italiano, infatti, risulta un popolo 'divoratore' di notizie e fictions dedicate ai temi della giustizia, se è vero che imperversa nei libri più venduti, nei palinsesti televisivi, nei telegiornali e nei talk show.
Avvocati americani ed anche italiani, giorni in pretura, forum, inchieste, JAG, Ris, Ros, Ncis, Csi, commissari e marescialli, anatomopatologi, Erba, Perugia, Ciccio e Tore, la villetta di Cogne. Insomma, si potrebbe avere quasi la legittima convinzione di andare in Questura o in Tribunale come nel garage di casa propria.
Ogni cosa sarà esattamente lì dove pensavamo che fosse.
Stesso errore che ho commesso io, a 25 anni, quando sono andato negli Stati Uniti e pensavo di sapere tutto perché non perdevo mai una puntata di "Bonanza" e "Sulle strade della California".
La foto che ho allegato, invece, prescinde dalla cronaca ed entra nell'intimo della Giustizia, ve la fa vedere come una donna struccata alle 6 di mattina.
Più eloquente di un bel libro di Gianrico Carofiglio.

Scatoloni di cartone ammassati in un androne, avvocati accovacciati che ci frugano dentro, faldoni per terra, gente che va e che viene.
Una immagine di degrado difficilmente conciliabile con i consueti ritornelli sui fondi o sul personale mancante.

Vi fosse almeno una persona a verificare chi stia frugando nelle storie di centinaia di cittadini, nelle loro vicende economiche o personali, a controllare che non diano fuoco a quella montagna di carte.
I tagli, si dirà certamente.


PS: Quando termina una controversia giudiziale le parti, o meglio i loro avvocati, ritirano il fascicolo contenente atti e documenti, quello nello scatolone sul pavimento, ordinato per ordine alfabetico

giovedì 3 aprile 2008

ER TRIONFO DE NAPOLETONE A VATERLO'

Prima che lo 'zanzino anche dal server di Repubblica, visto che da Youtube é già sparito, lo posto.
Narrasi di Luca Luciani, Head of Domestic Mobile Services di Telecom, inciampato nella foga motivatrice e protagonista di una gaffe grandiosa che spopola sul web.
Tutti pensavano che Napoleone a Waterloo avrebbe perso, ma lui fece il suo capolavoro e vinse (sic!).
Non disturba assolutamente che il tapino abbia fatto la cappella (chi non ne fa?), ma la circostanza che su YouTube sia durato poche ore.
Ma secondo voi, dopo queste riunioni, qualcuno torna a casa motivato?

A VOI LA VISIONE (clicca qui)

CONNETTIVITA' GRATUITA A PORDENONE

'Posto' solo per indicare il link diretto del Comune di Pordenone e relativo al progetto "Wireless Naonis", che porterà la connettività gratuita a tutti i cittadini:
http://www.comune.pordenone.it/comune/progetti/wireless
E' corretto ricordare che chi guida la Giunta di Pordenone, Sergio Bolzonello, è di una lista civica collocabile nell'area del centro-sinistra.
Se uno è bravo dobbiamo riconoscerlo, punto e basta.

Due ministri a giudizio diretto: promossi o bocciati?

Stanco di giudicare per sentito dire ho voluto farmi un'idea diretta.
Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente due importanti ministri dell'attuale governo, Di Pietro e Gentiloni, giunti a Treviso grazie alla campagna elettorale in corso del candidato sindaco Rosi (altrimenti quando li becchi??)

In sintesi:


Di Pietro (ministro delle infrastrutture) è proprio un poliziotto abbruzzese: occhio inquisitore, atteggiamento fiero e brusco, schietto e realista, un pò ombroso.
Ha parlato degli schieramenti del "si fa a tutti i costi" (es: Berlusconi che vuol mandare l'esercito in Val di Susa) e del "non si farà mai" (es: Associazioni ecologiste che bloccarono i lavori della linea ferroviaria Firenze Roma per evitare lo spostamento di 38 rospi da una parte all'altra dei binari!)
Mi è parso molto realistico e sensato nei suoi discorsi, mi ha dato un senso di fiducia ed è l'unico che si batte davvero per la legalità che conta: non quella dell'olio di ricino per gli extracomunitari ma quella che parte da chi ha responsabilità politica. Secondo me il ministro l'ha fatto bene, scuotendo un ambiente tra i peggiori. Non sembra però avere la dote della simpatia...non sono riuscito a parlargli (e non solo io) :(
I miei voti a Di Pietro: 6/7 come Ministro 6-- per l'incontro


Gentiloni (ministro delle comunicazioni) è proprio un politico romano: l'opposto di Di Pietro. Molto tranquillizzante ma poco pragmatico. Disponibile e aperto. Parlando di temi caldi come l'accesso a internet, wireless, la città digitale del futuro mi è parso però di scarsa competenza (se ne intende più di media e RAI...) e di ancor minore visione strategica. Devo anche dire che nel suo pur breve mandato ha messo a segno sia l'attesissimo recepimento della normativa CE sull'RFID che l'assegnazione delle frequenze Wi Max. Apparenza così così ma fatti concreti: bene! Molto molto interessante l'esperienza del comune di Pordenone, il cui sindaco Bolzonello sta realizzando un progetto fantastico, sembra per primo in Italia: tutta Pordenone e i suoi 50.000 abitanti avranno entro breve internet gratis! Con cellulari e PC collegati in rete WiFi "a gratis" è una vera rivoluzione: i servizi sociali e per le imprese saranno potenzialmente infiniti. Bravo! Stupendo!! Meraviglioso!!! Magari approfondirò, secondo me ne vale proprio la pena, questo post era sui ministri...
I miei voti a Gentiloni: 7- come ministro, 6+ per l'incontro (e 9 a Bolzonello! come dire: W l'elezione diretta dei sindaci!!)

mercoledì 2 aprile 2008

KARAOKE ELETTORALE - PUMP UP THE VOLUME!

Alzate il volume al massimo e cantate a squarciagolaaaa....
I testi vi faranno rabbrividire!
Una chiccha, l'inno del PD è stato fatto togliere dalla circolazione dai 'Village People'


Meno male che Silvio c'è




Cantiamo tutti insieme 'I am PD'


martedì 1 aprile 2008

ELOGIO DEL VOTO INUTILE

Londra, Hyde Park, lo Speaker's Corner

Ognuno di noi, nel suo intimo, è un piccolo leader politico.
Nelle discussioni che si tengono in famiglia, a tavola con gli amici, nelle altre occasioni, espone programmi e punti di vista, spesso affronta temi di politica interna, estera ed economica.
Alzi la mano chi non ha trattato almeno una volta di immigrazione, Iraq, carovita, sicurezza, precari, tasse.
La nostra personalissima visione del mondo è il risultato di tante cose, dall'educazione ricevuta alle letture fatte, gli amici frequentati e le esperienze vissute, solo per citare le più comuni.
Ha avuto sempre una lunga incubazione, e per anni abbiamo quindi allevato una nostra precisa coscienza sociale da 'consegnare' nel momento delle elezioni, il momento più alto della democrazia, al partito che più ci sembra poterla rappresentare.
Siamo laici o cattolici osservanti, liberisti o sostenitori delle 'golden share', conservatori o progressisti, magari extraparlamentari, ma autenticamente e disinteressatamente convinti delle nostre idee, condivisibili o discutibili che siano.
Sono comunque nostre, stratificate nel tempo, oneste fino quasi ad apparirci ingenue, sono il nostro contributo alla democrazia che è tale proprio per questi presupposti, per il contributo di tutti.
Questo patrimonio personale non può conformarsi alle logiche utilitaristiche che dominano l'attuale campagna elettorale del PD e del PDL, e la mia coscienza è offesa quando la definiscono inutile o dispersa.
Dovrei scegliere tra 2 soli voti?
Per essere rappresentato dal galoppino dell'uno o dell'altro?
Le mie scelte non potranno mai essere banalizzate in questo modo e non appoggierò l'OPA collettiva per far prevalere Veltroni o Berlusconi.
Sarà un voto inutile, come dicono gli aspiranti furbetti di Palazzo Chigi, ma nè andrò sempre e comunque molto fiero.