venerdì 19 ottobre 2007

Fra poco la gente scenderà in piazza, con in mano il forcone anzichè le bandiere

Sono terribilmente incazzato, e forse un blog può servirmi per smaltire la bile accumulata. Comincio con il riassumere alcuni dei motivi dell'incazzatura:

LA CASA. Ho più di 40 anni ed ho dovuto indebitarmi fino a 72 per comprare la mia, di sontuosi 76 mq da ristrutturare, quando i miei genitori (figli del difficile dopoguerra) il tetto sopra la testa in proprietà ce l'avevano da 44 primavere. Mia madre, preciso, ha fatto la casalinga fino a quando sono andato all'Università, per cui le uniche risorse economiche utilizzabili erano rappresentate dallo stipendio di mio padre. Gli atti notarili di provenienza attestano che la mia prima casa, non realizzata in regime di edilizia popolare, è stata acquistata dal precedente proprietario nel 1968 per circa 2.400.000 Lire di allora. Ho rivalutato quella somma per curiosità ed ho scoperto quanto riportato nella tabella che segue:
Data decorrenza
Gennaio 1968
Data scadenza
Settembre 2007

Indice utilizzato

Indice del costo della vita

Capitale iniziale
€.1.239,49
Rivalutazione
€.20.042,25
Capitale rivalutato
€.21.281,74
Per farla breve la casa gli è costata di fatto come un'odierna Fiat Punto ben accessoriata, ma di sicuro mi rammenterebbe seccato, leggendo questo post, che lui allora andava a lavorare sotto il sole in bicicletta, mica in macchina col climatizzatore come questi 'giovini' vissuti nella bambagia. Nella foto la mia casa, con i cerchi in lega ed i fari fendinebbia.
*L'asterisco si riferisce a somme attualizzate, in pratica portate dal valore passato a quello odierno utilizzando i dati Istat

Dividendo l'iperbolica cifra di € 21.281,74=* per 360, quante sono le rate che devo pagare per il mutuo, ricavo l'importo di ogni singola scadenza, pari ad € 59,11=*. Vero è che, per semplicità, non mi sono avventurato nel calcolo degli interessi, al tempo suscettibili di tassi superiori al 20% (perchè l'inflazione andava al galoppo). E neanche mi interessa poichè io pago più di 13 volte tanto, il 1300% in più. Di sicuro vinco io. Ma ragioniamo da un'altra prospettiva, valutando cos'erano nel 1968 i bistrattati 1.000,00 €, croce della popolazione dipendente, e che proporzione avevano rispetto al costo reale dell'abitazione:
Data decorrenza
Gennaio 1968
Data scadenza
Settembre 2007
Indice utilizzato

Indice del costo della vita

Capitale iniziale
€.58,24
Rivalutazione
€.941,76
Capitale rivalutato
€.1.000,00
Mille euro, viaggiando indietro nel tempo, corrisponderebbero dunque ad € 58,24 (£ 112.770), parametro che ci permette un confronto alla pari tra dipendenti nelle stesse non eclatanti posizioni salariali, nel 1968 e 2007, con un paio di semplici operazioni:
  1. 1968: £ 2.400.000/£ 112.770= 21,28 mensilità salariali per l'acquisto dell'immobile;
  2. 2007: € 195.000,00/€ 1.000,00 = 195 mensilità salariali per l'acquisto dell'immobile.
Stiamo parlando della stessa casa! Come faccio a non incazzarmi?

IL PANIERE. Il mio personale paniere, non quello Istat che considera il costo della benzina rossa, e forse anche del carbone e della polvere per l'Idrolitina, sino al 2001 si componeva delle seguenti voci: n° 1 quotidiano (£. 1.000), n° 1 pacchetto di sigarette (£.4.000), n° 1 caffè al bar (£. 1.500), n° 1 spritz (sono veneto; £. 1.500), n° 1 tramezzino (£. 1000), n° 6 litri di gasolio per andare e tornare dal lavoro (£. 10.176), per un totale di tonde tonde £. 19.176 pari ad € 9,90=. Ora, invece, per acquistare le stesse cose devo spendere come segue: n° 1 quotidiano (€ 1,00), n° 1 pacchetto di sigarette (€.4,10), n° 1 caffè al bar (€ 1,00), n° 1 spritz (resto veneto; € 1,50), n° 1 tramezzino (€ 1,30), n° 6 litri di gasolio per andare e tornare dal lavoro (€ 6,90) per un totale di tondi tondi € 16,10= pari a £. 31.174. Il 62% in più. I dati sono miei e non mi faccio prendere per i fondelli da qualche sapiente che mi vuole convincere che sono il solito bastian contrario.

Stiamo parlando delle stesse cose!
Come faccio a non incazzarmi?

LA PENSIONE. Nel senso di rendita permanente corrisposta dallo Stato o altro Ente, che mi permetta di vivere al limite della decenza non ce l'avrò. Per quanto esposto poco più sopra non avrò nemmeno la possibilità economica di farmene una di complementare. Ergo, premesso che fino a 72 anni dovrò lavorare per pagare il mutuo della casa, quando (e se) ne avrò 73 la dovrò vendere per campare, almeno fino a quando, secondo la statistica (pag. 5), non mi metteranno sotto 2 metri di terra, vale a dire appena 4 anni dopo. Se oggi nutro qualche comprensibile perplessità sulla mia serena vecchiaia, mi rinfranca la consolazione che lo Stato, tramite la Rai, mi dimostra in quali difficoltà si trovino le migliaia di pensionati pubblici quarantenni, che pago a suon di bestemmie. Pensate che sono costretti ad emigrare e mangiare lumache per sopravvivere, tipo Viviana Bazzani, 44 anni, poliziotta in pensione. Tiè!

Ho 42 anni e la mantengo all'Isola dei Famosi! Come faccio a non incazzarmi?

LO STATO LIBERISTA. Quando ci penso mi vengono subito alla mente le assicurazioni, che dal 1° luglio 1994 hanno finalmente potuto contendersi i clienti a suon di ribassi delle tariffe, che risulterebbero (imprevedibilmente) aumentate, in alcuni casi, fino al 300%. Se il buon giorno si vede dal mattino, ed anche un qualsiasi pirla impara dai propri sbagli, non si capisce per quale motivo si insista nel selvaggio laissez faire. Ogni volta che sento Bersani parlare della "grande distribuzione" e del libero mercato mi viene l'affanno. Bravi, buttatevi sulle grandi catene economiche filantropiche, così si faranno concorrenza in 5 per venderci tutto quello che ci serve. Non ce l'ho con lui, ma trovo singolare che un ministro di sinistra, affezionato alle 'tute blu' come la nonna della pubblicità all'Ace Gentile, non riesca a capire che quando sostituisci il cittadino con l'azionista lo prendi spesso, se non sempre, nel culo. La cosa buffa è che lui lo fa perchè ci crede proprio, non è neanche proprietario di: assicurazioni, finanziarie, supermercati, giornali, televisioni, squadredicalcio, etc. etc..

Sono di destra e neanche i comunisti se la prendono più con i capitalisti! Come faccio a non incazzarmi?

I POLITICI, IL NUOVO CHE AVANZA. Per finire una fugace panoramica sulle personalità politiche che nel nostro paese, e nell'attuale situazione politica, accedono alla "stanza dei bottoni", a vario titolo, e che si impegnano per regalarci un futuro migliore, un lavoro, una casa, una vecchiaia, una prospettiva
  1. Presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano, di anni 82
  2. Capo del Governo: Romano Prodi, di anni 68
  3. Capo dell'opposizione: Silvio Berlusconi, di anni 71
  4. Senatore Francesco Cossiga, di anni 79
  5. Senatore Sergio Pininfarina, di anni 81
  6. Senatore Carlo Azeglio Ciampi, di anni 86
  7. Senatore Emilio Colombo, di anni 87
  8. Senatore Giulio Andreotti, di anni 88
  9. Senatore Oscar Luigi Scalfaro, di anni 89
  10. Senatrice Rita Levi Montalcini, di anni 98
Hanno tutti finito di lavorare, già comprato una casa, incassato una congrua pensione e risolto i problemi della vecchiaia. Credo, sinceramente, che non abbiano alcuna conoscenza dei problemi quotidiani della popolazione, che non conoscano il prezzo di un litro di latte o di una bottiglia di minerale (se nessuno lo suggerisce).
Mi permetto solo un proverbio: "Al macello van più capretti giovani che vecchi"

Come faccio a non incazzarmi?


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