giovedì 27 dicembre 2007

CLASS ACTION - PRIME PRESE PER IL CULO

Oggi leggo, mentre 'surfavo' in senso stretto (ndr. cazzeggiavo qui e là), che stanno armeggiando per mettere al riparo i farabutti da eventuali Class Action.
Non che ci credessi molto, lo avevo già scritto in un post del 15 novembre, però che ne vogliano ammettere l'applicabilità per i fatti successivi all'entrata in vigore della norma fa veramente girare i maroni.
Leggete qui, live from "il Sole24Ore", citato guarda caso dal sito dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania).
Zitti zitti, quatti, quatti stanno mettendo nell'armadio blindato i casi Cirio e Parmalat.
Poi potremo farci tutti quanti una bella causa del cazzo, però collettiva.

lunedì 24 dicembre 2007

BUON NATALE!

LE IMMONDIZIE DI NAPOLI

Puntualmente appaiono nei notiziari televisivi le immagini delle montagne di spazzatura ammucchiate nelle strade di Napoli.
Ricordo allora un bel servizio della trasmissione Rai "Report", andato in onda nel maggio 2007 e di cui riporto, in estratto, un breve brano.
Si tratta dell'intervista fatta dal giornalista Bernardo Iovene ad Antonio Senni, uno dei Commissari.
La presenza di un "Commissario delle Scovàsse" non deve lasciare sorpresi visto che lo smaltimento dei rifiuti, in Campania, è commissariato da ben 12 anni e che perfino un commissario è stato commissariato.
Adesso che abbiamo il "FeldCommissario delle Scovàsse" si dovrebbe risolvere ogni problema.
Negli ultimi 14 anni per risolvere l'emergenza dei rifiuti campani sono stati spesi 1.300.000.000 di €, pari a 2.517.000.000.000 di £.
DUEMILACINQUECENTO MILIARDI DI LIRE! OLTRE A 968 DI DEBITUCCI VARI!

(...) BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO
Alla fine paghiamo tutti noi. Bertolaso ha avuto dallo stato 20 milioni di euro che sono serviti a pagare lo stipendio ai dipendenti dei consorzi che dovrebbero fare la raccolta differenziata che costano 5 milioni di euro al mese. In 14 anni La Campania ha avuto 1 miliardo e 300 milioni di euro e i vari commissari hanno lasciato oltre 500 milioni di debiti. (...)


Torniamo al pezzo:

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO

Nell’altro consorzio di Castellammare di Stabia è stato inviato un commissario di Bertolaso, 7 mesi fa questi 256 lavoratori non facevano nulla e oggi..

BERNARDO IOVENE

Attualmente non fanno nulla?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3

Attualmente non fanno nulla da quasi due anni.

BERNARDO IOVENE

Lei è un commissario, no. Ha visto la situazione, le cause è riuscito a determinarle?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3

Ma ripeto, qui è difficilissimo fare questo qua perché innanzi tutto qui scompaiono le carte...

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO

Man mano che verrà applicata l’ordinanza della Presidenza del Consiglio oltre ai servizi arriveranno anche i lavoratori delle società dei comuni e tutti confluiranno negli ATO, ambiti territoriali ottimali, e anche se non servono, non si possono licenziare, lo ribadisce l’ultima legge regionale a firma di Bassolino.

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3

Arriveranno 800 persone, qui noi saremo 1200 persone, rispetto alle 256 che siamo adesso.


BERNARDO IOVENE

Voi non le potete rifiutare questi lavoratori? Cioè chi è che ve li ha imposti? Chi è che ve li impone?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3


Io non sono un giurista però sembra che sia per contratto, per legge...

BERNARDO IOVENE

Ho capito, ma servono 1200 lavoratori per fare quello che dovete fare?

ANTONIO SENNI – Commissario Consorzio Napoli 3


Assolutamente no.

BERNARDO IOVENE FUORI CAMPO


Nessuno ha mai fatto un conto di quanti siano gli addetti alla raccolta dei rifiuti in Campania. Ci ha pensato La protezione civile e ha calcolato che tra consorzi e società partecipate sono 12.000, cioè uno ogni 400 abitanti, mentre la media italiana è 1 ogni 9000 abitanti.

Dunque, se i calcoli della Protezione Civile sono giusti Napoli dovrebbe brillare come la casa di Mastro Lindo, cosa che evidentemente non è.
Certo è da chiedersi quale sia il metodo più efficace per risolvere la situazione dopo 14 anni di fallimenti.
E giusto, tra le altre cose, assolvere preventivamente tutti i campani?
Se abbiamo una carogna maleodorante in salotto diamo la colpa alla signora che ci fa le pulizie? O forse al vicino di pianerottolo? O forse al custode del condominio?
I soldi non gli sono mancati, e nemmeno gli addetti (22 volte la media nazionale).
Lasciare che selezionino la dirigenza delle municipalizzate potrebbe essere una prima soluzione, ed evitare di finanziare tutte le cappelle che fanno la seconda.
La cosa è troppo grossa per perderci sopra ancora lacrime e compatimenti.

venerdì 14 dicembre 2007

COME CI VEDONO ALL'ESTERO

Quasi ogni giorno, quando mi connetto, visito il sito Beppe Grillo (nei link) per vedere quale argomento tratti.
Oggi leggo che il NYT, neanche tanto velatamente, ci definisce un paese in netto declino morale ed economico.
Old and glamour, scrivono, vecchio e affascinante neanche fossimo la Lollobrigida dopo un giro dal parrucchiere.
Ma la cosa più buffa è che questo ci sorprenda, quasi confidassimo che nessuno si sarebbe mai accorto degli effetti provocati al nostro sistema statale dalla cronica incapacità di governare.
Siamo con le pezze al culo ma senza un filo di barba.
Cazzo che sfiga! Se ne sono accorti, che brutto che abbiano visto come siamo conciati male.....
Che sfiga uno stracazzo!
Dove pensiamo di andare con ottuagenari imbalsamati e settantenni soffocati dalle tinte e dal cerone?
In ogni sano paesotto sarebbero buoni solo per il tressette con interzo reale, mai per decidere le sorti di tutti.
I problemi ci sono oggi!
Non mi interessa che li risolvano a cent'anni (loro) quando sarò terra per fioriere.
Siamo indebitati, dalle regioni ai comuni ai semplici cittadini, con banche e finanziarie.
I politici si agitano (però poco, sai l'ipertensione.....) e dibattono in tivù di leggi elettorali fino alla mezzanotte, quando la banca ci zanza l'ennesima rata del mutuo.
Ma loro parlano e si confrontano e si apparentano e si alleano e si allontanano e fanno le verifiche e fanno i sondaggi e fanno i simboli e fanno gli inni e fanno i nuovi partiti.
E a mezzanotte, zac!
E fanno i gazebi e fanno le lenzuolate e fanno le manifestazioni e fanno gli strappi e fanno gli ultimatum e fanno fuori i magistrati e fanno telefonate con questo e con quello.
E a mezzanotte ri-zac!
Il tempo passa signori! Dovreste saperlo meglio di tutti gli altri!
Facciamo un inventario di quello che abbiamo in mano adesso e vedono dall'estero:
il risparmio è andato a puttane, del resto è costituito dal sopravanzo dei nostri redditi che ormai sono azzerati dalle esigenze primarie (alimenti ed abitazione su tutti);
siamo in balìa di una fiumana di senza nome che ci bastonano per 100 € oppure ci ammazzano agli incroci per molto meno;
le nuove famiglie non sono in grado di formarsi perchè manca la possibilità di avere un alloggio e mantenersi decorosamente;
quando si formano, grazie all'aiuto di genitori o parenti, trovano l'impossibilità di conciliare il lavoro con i figli, per la carenza di asili nido;
se siamo poveri adesso tra trent'anni saremo presi peggio, oppressi dalle pensioni di persone che dovevano essere morte a sessant'anni e vanno ancora a funghi come caprioli;
Anche loro, quelli di 80 e 70 anni di prima, che ci insegnano come sollevare le sorti del globo.
Non abbiamo nuove famiglie, nè matrimoni, nè figli ma discutiamo di omofobia.
Potrei andare avanti all'infinito, anche senza i suggerimenti del NYT, ma mi consolo guardando una panoramica di Piazza del Campo di Siena.
Tanta bellezza mi fa anche riflettere sul fatto che noi edificavamo meraviglie quando loro (gli americani) si dipingevano ancora la faccia di blu. Certo che noi, che li prendevamo per il culo quando avevano un Presidente che aveva fatto l'attore western, mai avremo pensato come politico di riferimento ad uno che faceva ancora il comico.

mercoledì 12 dicembre 2007

IL BLOCCO DEGLI AUTOTRASPORTATORI

Oggi sono rimasto letteralmente a piedi, dopo aver percorso 80 km in riserva senza trovare un distributore in grado di farmi il pieno di gasolio senza fare ore di coda.
Stranamente non sono poi così incazzato, ma provo quasi un sentimento di ammirazione per i camionisti ed i 'padroncini'.
Pensiero e azione!
Mi è venuto alla mente un commento (il più votato) letto qualche giorno fa sul blog di Beppe Grillo (tra i link), a corredo delle notizie sulla rimozione della Forleo e che riporto integralmente:

"Qui parliamo sempre di boicottiamo le mutlinazionali, boicottiamo l'unipol, boicottiamo sta minchia!!!!!!!!
Diventa come la storia che è da un anno che sento BOICOTTIAMO LE BANCHE!
A quanto pare non boicottiamo un cazzo da un PC. Le banche sono sempre più potenti e c'è la fila agli sportelli ogni giorno di più, i mutui la gente li continua a fare e nessuno fa informazione, i supermercati sono pieni e la caccia ai regali di natale e pasqualino sono a 1000. Siamo manovrati da un regime che comanda il sistema mediatico. Se non cominciamo a MUOVERCI FISICAMENTE qui finisce di MERDA sul serio. Ho invece paura che molti qui scrivono solo per sentirsi a posto con se stessi della serie: AAHHH anche oggi ho fatto il mio dovere! Ho scritto la mia incazzatura di destra e sinistra e mi sento un leone. Qui non abbiamo capito proprio niente! O ci sbrighiamo o non c'è più niente da fare. Non avete capito che uno dei prossimi interventi del REGIME è la chiusura di questo e di tutti i blog??????? ci vuole tanto a capire che siamo alla fine della corsa e che dopo c'è il precipizio?????????"

I camionisti, con tutta evidenza, si sono MOSSI FISICAMENTE.

lunedì 10 dicembre 2007

IRES-PONSABILI

Le entrate fiscali aumentano del 7,9% (22,8 miliardi di € in più quest'anno, rispetto alle previsioni), e la gente compera il panettone per il pranzo di Natale con le carte revolving.

Il primo dato lo affermano due articoli apparsi oggi sul Corriere e su Repubblica, il secondo è stato oggetto di alcuni servizi televisivi di questi giorni.
Se in Italia siamo 57.000.000 vuol dire che (neonati compresi) ognuno di noi è stato 'drenato' di 400 euro tondi tondi in più in soli dieci mesi rispetto all'anno scorso
La parte del leone, quanto al nuovo 'tesoretto', l'ha fatto l'IRES (Imposta sul Reddito delle Società), con un'incremento annuo del 35,4%.
Tesoretto o Refurtiva?

venerdì 7 dicembre 2007

SENATORI A VITA - UNO STUDIO

Art. 59.

"È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica.

Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario."


L'agonia di questo Governo, 'intubato' grazie al voto degli inossidabili senatori a vita, trova origine in questo articolo della Costituzione, interpretato restrittivamente sino al 1984 (Pertini), anno nel quale si ritenne che ogni Presidente della Repubblica potesse legittimamente nominarne 5.
Quelli attualmente in carica sono 7 (Pininfarina, Levi Montalcini, Colombo, Andreotti, Scalfaro, Cossiga, Ciampi) e solo quattro di questi risultano di nomina presidenziale.
Posto che con il loro voto, allo stato, indirizzano comunque la politica di questo paese sostenendo una maggioranza che rappresenta un corpo elettorale insufficiente a determinarla in sede parlamentare, c'è da chiedersi se rappresentino o meno la nazione.
Ci assiste nella risposta a questa domanda uno studio del Prof. Francesco Paterniti, docente all'Università di Catania, che vi invito a leggere e dal quale estrapolo una citazione interessante, risalente al 1973 e, pertanto, immune da qualsivoglia lettura di parte:

cclarata l'assenza di qualsivoglia rappresentatività, dovuta alla mancanza di ogni forma di

(...) "Acclarata l'assenza di qualsivoglia rappresentatività, dovuta alla mancanza di ogni forma di
collegamento con il popolo detentore della sovranità ex art. 1 Cost., deve a nostro avviso essere
considerato che i senatori a vita trovano come unico elemento legittimante la loro presenza in
Parlamento l'aver dato lustro alla Patria per gli altissimi meriti acquisiti nel campo sociale,
scientifico, artistico o letterario. La partecipazione di tali senatori alla vita politico-parlamentare,
conseguentemente, sarebbe configurabile più correttamente ove gli stessi limitassero la loro attività
ad un contributo propositivo di idee e di riflessione in relazione ai campi in cui si sono distinti con
la loro precedente attività. L'organo da cui ripetono la loro legittimazione ed i titoli che giustificano
la loro presenza nel Senato repubblicano suggeriscono, quindi, una partecipazione più istituzionale
che politica. In quest'ottica, «il buon gusto costituzionale dovrebbe consigliare loro di astenersi da
forme di milizia attiva, dalla così detta "politica calda". La causa della loro nomina, infatti, e la loro
irresponsabilità elettorale sembra collocarli in un rango di politica non partitica, quasi in un ruolo di
alta influenza» ([34]). Non risultando in maniera effettiva il maggiore o minore peso politico delle
diverse questioni sottoposte all'assemblea di Palazzo Madama, sembrerebbe più opportuno che i
senatori di nomina presidenziale limitassero il loro apporto alla fase dell'iniziativa e del dibattito,
astenendosi invece dal voto ([35]). Pare dunque condivisibile, in questa direzione, la considerazione
secondo la quale «i senatori non elettivi [...] godono di uno status differente da quello dei senatori
elettivi, applicandosi ad essi la normativa comune solo in quanto razionalmente compatibile con la
particolarità della loro posizione» ([36])". (...)

Posto che nessuno li vota, nessuno può cacciarli se viene reputato negativo il loro operato, ergo dovrebbero astenersi dal determinare scelte di indirizzo politico.
Cosa che fanno bellamente

FRANCESCO, TU QUOQUE

Dopo Giulio Andreotti (87), Emilio Colombo (86), Luigi Pallaro (81) e Lamberto Dini (76) - vedi i post del 14 e 15 novembre - anche l'ottuagenario Francesco Cossiga salva il Governo dall'ennesima figuraccia.
Quando nasceva Zapatero Francesco Cossiga festeggiava il 32esimo compleanno.

giovedì 6 dicembre 2007

L'ASSICURAZIONE AUMENTA? COLPA DI BERSANI

Così chiosa il Presidente dell'Ania, Fabio Cerchiai, in una intervista rilasciata a Repubblica.
Giusto perchè piange il morto facciamogli tornare un pochina di memoria:
L. 57/2001: vengono regolamentati in Italia tutti gli infortuni provocati dalla circolazione stradale che comportano un'invalidità fisica sino al 9%.
Il valore al punto percentuale, nel caso di una persona con 40 anni di età, passa dagli oltre 2.400 euro previsti dalle tabelle dei distretti di Corte d'Appello, ai circa 550 (quindi 1/5) liquidati in base alle tabelle ex art. 5 L. 57/2001.
Il sacrificio richiesto ai cittadini danneggiati averebbe dovuto determinare un repentino abbassamento delle tariffe.
Cazzate
D. Lgs. 209/2005: vengono addossate ai consumatori le spese per prestazioni professionali svolte a loro favore per il conseguimento di risarcimenti equi.
L'assicurazione stabilisce quanto darti in ossequio alle disposizioni degli azionisti, cioè quanto gli garba.
Se non ti va bene fagli causa. E i risarcimenti calano ulteriormente.
Il sacrificio richiesto ai cittadini danneggiati avrebbe dovuto determinare un repentino abbassamento delle tariffe.
Troiate.
Il Decreto Bersani, tra le altre disposizioni, sancisce l'annualità dei contratti assicurativi stipulati dopo la sua entrata in vigore, e la distettabilità di quelli perfezionati e pagati da almeno 3 anni.
L'effetto ve lo suggerisco io: per lo stesso volume di affari realizzato dalla rete distributiva le compagnie si trovano in tasca milioni di euro, prima pagati agli agenti per il preconto provvigionale quinquennale, decennale o ventennale.
Un pozzo di quattrini, da non sapere cosa farci.
Chiedete ad un qualsiasi sito finanziario di fare uno storico azionario a 5 anni dell'andamento di una compagnia assicurativa, a caso, ma voglio facilitarvi il lavoro: www.borsaitaliana.it.
Divertitevi ad inserire nel campo 'cerca titolo' un marchio qualunque, il risultato è eloquente.
Cerchiai, prendi lo stipendio e non prendermi per i fondelli, mi sto incazzando.

mercoledì 5 dicembre 2007

E' SERENO, STATE TRANQUILLI

Il Governo Prodi è caduto un'altra volta nel dibattito alla Camera sulla legge finanziaria.

Il radiologo dice però di stare tranquilli, le fratture sono composte.
La crisi è stata aperta dalle dichiarazioni di Fausto Bertinotti, che guidava la macchina da due anni l'anno in cui nasceva Zapatero.
Se non capite scorrete i post precedenti

ECONOMIA DOMESTICA - I CONSIGLI DEL CORRIERE DELLA SERA

Chi legge o sfoglia questo blog sa che il problema dei prezzi dei beni di consumo è trattato di frequente e con ferocia.
Pane per i miei denti, quindi, l'illuminante inchiesta pubblicata quest'oggi sul sito del Corriere della Sera, dal titolo "I prezzi corrono? Comincia a risparmiare", che contiene una serie di indicazioni su come arrivare baldanzosamente a fine mese.
L'articolo è suddiviso per comparti: 1) bevande ed alimentari, 2) il latte, 3) i farmaci, 4) l'auto.
Vediamo cosa è possibile ricavarne di utile.
Bevande ed alimentari:
I GAS, Gruppo di Acquisto Solidale, consentono a manipoli di volenterosi di acquistare sensibili quantità di merce direttamente dai produttori, eliminando diversi passaggi del processo distributivo che gravano sul prezzo finale del prodotto.
Andiamo sul sito retegas.org per vedere se ve ne siano di vicini alla nostra residenza, ed in effetti possiamo verificare che nel Veneto (utilizzato per la verifica) pur senza una presenza capillare siano numerosi.
I provincia di Padova sono 6, Belluno 1, Vicenza 8, Verona 6, Treviso 4, Rovigo 1.
Premetto che dal poco che ho visto si tratta di strutture 'orientate', verso il consumo consapevole e lo sviluppo del Sud del mondo, e non posso negare che tali premesse, per quanto mi riguarda, già mi urtino perchè li credevo agnostici.
Machissenefrega! Se le melanzane le pago di meno prendo pure la tessera.
Quindi il suggerimento del Corriere è da apprezzare.
Il latte:
Si può risparmiare sino al 30% acquistando il latte direttamente dai produttori, che lo distribuiscono grazie a particolari distributori refrigerati, mappati su questo sito: www.milkmaps.com. Attenzione, si tratta di latte crudo ed intero, quindi niente pastorizzazione che permette di consumarlo a distanza di qualche giorno, nè scrematura che elimina parte del grasso.
Considerato che si consuma poca quantità di latte in una famiglia (1/2 lt), forse, andare con la bottiglia a prelevarlo conviene solo ai pochi (non schizzignosi, nè maniaci della taglia 38) che abitano nei pressi del produttore.
Il suggerimento, in questo caso, appare più coreografico che utile.
I Farmaci:
Acquistare un farmaco generico consente un notevole risparmio, poche palle, il paracetamolo è paracetamolo.
Prendere la Tachipirina al posto del 'generico' non ha alcun senso terapeutico, mica si abbassa la febbre perchè la confezione è più accattivante e la 'bugiarda' (così si chiama il foglietto ripiegato nella scatola) più lunga.
Non che non si sapesse già, molti farmacisti corretti ti fanno anche notare che esiste l'alternativa al suppostone griffato, ma facciamo una Ola! per l'estensore dell'articolo.
La lista dei generici è qui: http://www.generici.com/
L'Auto:
Qui ci facciamo delle grasse risate.
I consigli forniti dal sito dell'Eni mescolano raffinatezze da scuderia di Formula 1, tipo 'non penalizzare l'aereodinamica dell'auto', a manutenzioni suicidarie come quella mensile della pressione dei pneumatici.
Coloro che percorrono a passo d'uomo la tangenziale di Mestre potrebbero risparmiare ben 40 euro l'anno privilegiando le marce più alte, a partire dalla 4', e se poi non superassero i 110 Km/h per recuperare il tempo ed arrivare puntuali al lavoro metterebbero altri 110 euro all'anno in saccoccia.
Caro Corriere, in questo caso la maestra ti segnerebbe l'errore con la matita blu, ma preferisco pensare che avevi voglia di scherzare.


lunedì 3 dicembre 2007

FUORI DUE!

Il Gip di Milano, Clementina Forleo, ha fatto una birichinata gettando lo scompiglio negli uffici giudiziari milanesi ed ergo va mandata al Tribunale di Sessa Aurunca (CE), dove beneficerà dell'aria tersa, del buon cibo, delle belle passeggiate ed eviterà di creare agitazione e sudorazioni alle mani.
La destinazione me la sono inventata io, ci mancherebbe, ma il senso è quello.
In assenza di riscontri sulle presunte pressioni istituzionali subite relativamente al caso Unipol, nè tantomeno di complotti ai suoi danni, il Csm ha ritenuto all'unanimità che la Forleo andasse allontanata da Milano poichè incompatibile.
Ieri si è saputo ed oggi votano, in un paese civile accadrebbe il contrario.
Premetto che neanche la Forleo mi sta particolarmente simpatica, memore della liberazione disposta tre anni fa di una cellula islamica, composta a suo giudizio da patrioti.
Il fatto che non mi sia simpatica, però, certo non può influire sui giudizi in merito all'opportunità di procedere alla sua rimozione, tanto ravvicinata a quella del collega De Magistris.
Nel caso di Catanzaro sotto inchiesta avevamo trovato Prodi e Mastella, a Milano il casus belli è la richiesta di poter utilizzare le intercettazioni di D'Alema e Fassino sul caso Unipol.
Come saprete per far uso di atti relativi a parlamentari è necessario il 'via libera' della Giunta per le Autorizzazioni, presieduta dall'Onorevole Giovanardi, cui la Forleo si era impunemente rivolta per poter inserire nel fascicolo dell'inchiesta le trascrizioni.
Tanto ardire, da parte della giudice milanese, suggeriva a D'Alema di sollevare uno zelante problema di giurisdizione perchè all'epoca parlamentare europeo.
D'Alema non dimostra quindi la sua assoluta estraneità ai fatti, ma lamenta come le richieste dovessero essere rivolte a Strasburgo e non a Roma. Touchè!
In sostanza non sapremo mai di cosa realmente cianciassero Fassino e D'Alema con Consorte, o almeno se tali ciance fossero innocenti (nel senso di candide) oppure no.
Evitiamo di menare il can per l'aia, le intercettazioni sulla scalata di Unipol ad Antonveneta devono rimanere nei cassetti, punto.
E chi non ci sta finisce diritto a Sessa Aurunca, ri-punto.
Certo è da chiedersi se a confermarlo, mediante la rimozione chirurgica della Forleo, debba essere un organo molto sensibile alle indicazioni della attuale maggioranza e presieduto dal Presidente Napolitano, il cui sodalizio con Fassino e D'Alema è di lunghissima data.
E se, soprattutto, fosse opportuno sollevare l'ennesimo magistrato che metteva il naso nelle questioni della casta ora in sella, già assolta tra mille strepiti di folla mediante la precedente rimozione di De Magistris, imbeccata da Mastella.
Certo che se poi hanno la spudoratezza di parlar male di Scìlvio.........

AZOUZ PIANGE E FA IL DIGIUNO

Azouz Marzouk, vedovo e padre inconsolabile che chiedeva la pena di morte per la Rosa e l'Olindo (quelli di Erba, per intendersi), è stato nuovamente blindato per vicende di droga.
Il mio cinismo deriva solamente dalla lettura dei due articoli del Corriere della Sera on-line da stamattina, dai quali emergerebbe come il prode, intercettato, stesse passando "i migliori mesi della sua vita" e che con la famiglia ancora da seppellire già si dedicasse alla 'camporella' con una amica della moglie, travolta prima dai sensi di colpa e poi dall'eccitato Marzouk.
In contemporanea Azouz si struggeva nei servizi fotografici sulle esequie in Tunisia, ovviamente venduti per sonanti dobloni.
Ecco che le intercettazioni, per quanto sommariamente pubblicate, ci regalano una immagine diversa da quella costruita nelle innumerevoli comparsate del nostro in televisione o sulla carta stampata, con Mora e Corona, create a tavolino per farne una nuova star.
E' solo una persona spregevole, che merita la stessa severità chiesta da attore consumato per La Rosa e L'Olindo.
Immigrato o italiano non deve fare differenza.