venerdì 23 novembre 2007

I BABBUINI LO SANNO

Sfogliando qualsiasi settimanale, ma capita anche con i quotidiani, vi accorgerete che una pagina ogni 3 è occupata da annunci di società finanziarie che propongono prestiti personali.
Ne faccio un elenco veramente sommario:
Agos
Findomestic
Fiditalia
Prestitò
Credial
Ducato Zappy
Equilon
Duttilio
Compass
Barclays
Fino a qualche anno fa quegli spazi erano occupati da creme miracolose contro la cellulite o improbabili collezioni filateliche, ma adesso c'è bisogno di soldi, non di culi torniti.
Il mercato del credito al consumo è una vera manna dal cielo per gli intermediari finanziari che se ne occupano, riuniti in una associazione di categoria, la Assofin.
Del resto che ci sia un disperato bisogno di integrare la liquidità che manca nelle famiglie lo capiscono anche i babbuini, che purtroppo non possono nè candidarsi nè essere eletti.
Quando ci sono tanti soggetti che offrono soldi (a ben caro prezzo) è solo perché la richiesta di liquidità è molto elevata.
Ma a cosa serve realmente questa liquidità se i consumi non crescono da tempo memorabile?
Per acquistare il maglione alla moda o, forse, per fare la spesa e comperare scarpe, carta da culo e libri di scuola per i marmocchi?
Se questa fosse l'ipotesi più verosimile, cosa è normale che succeda quando la disponibilità di credito pro-capite è terminata? Al maglione si può rinunciare, a pane e pasta no.
Esaurita la linea di credito si fa ovviamente un altro debito.
Facciamo il consueto conto 'della serva': i consumi non crescono, i prezzi e l'indebitamento si.
Gli utili di esercizio (non il volume di affari) di due tra le principali aziende, Agos e Findomestic, sono quadruplicati o raddoppiati dall'introduzione dell'€ ed i bilanci sono disponibili in rete.
Agos produceva al 31.12.2001 (ultimo giorno di vita delle beneamate lire) utili per 15 milioni e 66 mila €, mentre al 31.12.2006 per 64 milioni e 288 mila.
Findomestic è passata dai 50 milioni e 285 mila del 31.12.2001 ai 104 milioni 168 mila del dicembre scorso.
E sono solo due tra le tante società di intermediazione.
Il saldo del conto 'della serva' viene all'occhio subito, abbiamo aumentato i nostri debiti alla velocità della luce, nonostante un'inflazione ridicola.
Qualcosa non torna e qualcuno non ce la racconta tanto bene.
Aspettiamo un telegiornale per sentire la verità?

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