domenica 4 novembre 2007

TOGLIAMO TUTTE LE SCORTE

Ora che hanno seppellito la Signora Reggiani i toni, come molti avevano previsto, si sono subito stemperati.
E fa sorridere che alle esequie abbiano partecipato personalità perennemente circondate di nerboruti ragazzoni con l'auricolare.
Esponenti di quella Italia che l'insicurezza la prende in prestito per fare sermoni televisivi.
Molto tempo fa mi era capitato di leggere una breve biografia sulla buonanima di Giovannino Agnelli, per qualche tempo arruolato sotto mentite spoglie nella catena di montaggio di un'azienda di famiglia, forse proprio la Piaggio di cui sarebbe diventato successivamente il presidente.
L'esperienza doveva servirgli per comprendere le condizioni di vita in cui operavano i suoi futuri dipendenti, ed ogni decisione che li avesse coinvolti fosse presa tenendone debito conto.
Allora aboliamo per due anni tutte le scorte, e mettiamo le Signore dei nostri potenti nelle condizioni (anche solo virtuali) di venire pedinate da un Mailat di turno, oppure borseggiate mentre fanno la spesa da un nomade infra quattordicenne.
Lasciamoli soli nelle loro case ad attendere la visita di qualcuno che li bastoni a sangue per sapere dove hanno nascosto i contanti.
Mandiamoli agli incroci con i Rolex al polso penzolanti dalla portiera dell'auto blu.
Facciamogli trovare davanti al portone di casa un tappeto di preservativi usati.
Sono convinto che ne trarremo tutti un grande, incidentale, ma tangibile beneficio.

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