giovedì 13 marzo 2008

IL RIFIUTO DI VOTARE - VERITA' O LEGGENDA?


Pubblico un post altrui, che chiede di essere fatto circolare.
Propone una sorta di 'ribellione elettorale', il cui risultato pratico consiste nell'accertare formalmente la percentuale degli elettori italiani dissenzienti.
Si va al seggio, si presenta il certificato elettorale, si fa verbalizzare il rifiuto della scheda.
Ho controllato, ma non mi è chiaro se il d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 (art. 104) effettivamente lo ammetta.
Il post sostiene che nel caso di astensione al voto, oppure di voto nullo, queste scelte ritornerebbero in circolazione a favore della parte vincitrice.
Quantomeno risulterà una lettura sgradita ai sediziosi da poltrona, quelli che il 13/14 aprile, schifati dai candidati, se ne andranno in ogni caso in collina per il pic-nic.

"Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara
che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale.
Le schede di rifiuto sono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all’astensione dal voto.
Nessun mass-media ne parla, sembra che i giochi siano già fatti, e probabilmente molti andranno a votare il “meno peggio”.
Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un numero molto elevato
(cosa mai successa nelle elezioni italiane) ci sarebbe qualche problema
nell’assegnare i seggi vuoti e i mass-media sarebbero obbligati a
parlarne.
L'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo
alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede
nessun quorum di partecipazione. Quindi, se per assurdo nella
consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle
urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si
procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio
di tre schede.
Altresì le schede bianche e nulle, fanno sì percentuale votante, ma
sono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne
attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da
ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza...(per assurdo sempre
votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le
suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia).
Esiste, però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce di essere
percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far
attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza. E’, infatti,
facoltà dell'elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il
certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA,
assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione; è possibile
inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI,
SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO
RIFIUTO (es. Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta).

Fate girare questa notizia il più possibile è l’unica maniera per
fare sentire la voce di quelli che vogliono un 'sistema' nuovo."

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