lunedì 10 marzo 2008

Italia, paese di satrapi e di schiavi?

Herr Doktor in un precedente commento al mio post su Veltroni pubblicato l'8 marzo scorso su questo blog mi chiede se vivo in un altro mondo, in quanto la mia visione del rapporto tra imprenditori e lavoratori è molto diversa dalla sua.
Nelle sue parole mi è parso di intuire una certa nostalgia verso la lotta di classe, verso la rivolta studentesca e la rivoluzione tentata dalle BR quale momento superiore di impegno sociale per contrastare l'onnipotenza dei padroni.

Resto "incantato" quando sento queste cose. Pensavo fossero idee estinte.
Poi in effetti penso al 5/10% di italiani che votano ancora i nipoti di Marx, penso a Bertinotti e Cossutta e penso... ma si, dai, c'è bisogno anche del romanticismo, dell'utopia.
Ed è naturale che qualcuno veda sempre la fregatura dietro a tutto.

Provo di natura poca affinità verso tutti gli estremismi, e ancor meno verso il qualunquismo.
Di fatto il sistema capitalistico, piaccia o meno, è oggi l'unica via. Chi vive nei pochi paesi che si definiscono ancora comunisti (es. Cuba, Corea del Nord, Venezuela) è indubbiamente molto più povero e schiavo che un dipendente di Esselunga o di un'impresa edile. No?

Il problema è che l'indolenza s'impone spesso sull'iniziativa e lamentarsi del governo o del proprio capo è molto più facile che darsi da fare per migliorare le cose (soprattutto in Italia). Dal sud la gente non si muove più, nelle concerie ci vanno a lavorare solo quelli con la pelle un pò più scura della nostra e nei magazzini i muletti li guidano solo gli extraCE.

Io dico grazie agli imprenditori che nonostante tutto offrono innumerevoli opportunità di lavoro (tra le quali scegliere!) e dico grazie agli extracomunitari che arrivano da tutto il mondo per coprire con la loro dedizione le esigenze per noi troppo... "puzzolenti". Questa è globalizzazione win-win.
Non dico invece per ora nessun grazie nè ai politici nè ai sindacalisti: anche se c'è della brava gente, sinora ho avuto molte delusioni e ho visto soprattutto interesse di parte, miopia e protervia.

Se gli italiani sono gli stessi, evidentemente bisogna cambiare qualche meccanismo che possa attrarre alla responsabilità politica i migliori talenti e possa motivarli a fare davvero il bene della gente che rappresentano.

Domanda da 1000 punti: qualcuno ha qualche proposta concreta?

5 Comments:

Anonimo said...

purtroppo io non ho nessuna proposta concreta, so solo lamentarmi ,so anche pero'che il mio lavoro l'ho sempre svolto correttamente e con la competenza richiesta, chiedo questo anche ai nostri politici che non devono essere necessariamente sempre gli stessi , e' stressante dover andare a votare e scegliere il male minore.Si parla tanto di meritrocazia e allora...incominciamo da loro
io avrei deciso di non votare

herr doktor said...

>Herr Doktor in un precedente
>commento al mio post su Veltroni >pubblicato l'8 marzo scorso su questo A
>blog mi chiede se vivo in un altro >mondo, in quanto la mia visione del >rapporto tra imprenditori e lavoratori >è molto diversa dalla sua.

la nostra visione è evidentemente molto diferente

>Nelle sue parole mi è parso di intuire >una certa nostalgia verso la lotta di >classe, verso la rivolta studentesca e >la rivoluzione tentata dalle BR quale >momento superiore di impegno sociale >per contrastare l'onnipotenza dei >padroni.

davvero hai letto quello o ti è "parso"

pur ammettendo che un post tirato lì in un quadratino di schermo è un po' critptico, non ti è "parso" di averci letto un po' troppo?
Addirittura l'apologia della rivoluzione?

Ma vattinne ;-)

rilassati. Smile :-)

Ti ringrazio di avermi dedicato un post, troppo onore.

Se vuoi sapere come la penso, perdi 5 minuti in più e vieni sul mio blog. Avresti potuto farlo comunque.

Se vuoi chiedermi direttamente le mie opinioni e sincerarmi se sono una primula rossa del terrorismo o un bertinottiano, un marxista, un "lazarùn de comunista" o altro, in home page c'è una mail alla quale (di solito) rispondo

'notte

herr doktor said...

quanto alle proposte, solo una, idealistica lo ammetto ;-)

smetterla con le contrapposizioni, di classe o meno: di qui la categoria dei buoni e degli eroi, di la i lazarù e i sindacalisti (ma quanti ce ne saranno ancora, ora scioperano solo i padroncini ;-) e con le concezioni quasi "biologiche": in italia tutto difficile, tutti indolenti .....

capisci che così si "eleva la tensione" e non si ridiscute nulla e che i fattori che ci rendono deboli si perpetuano?

ciao. adesso smetto di rompere.

Giorgio said...

In Italia scioperano solo i padroncini? Usi mai i mezzi pubblici (treni, aerei ecc) per spostarti? Dimenticato il blocco dei trasporti con picchetti armati nelle autostrade e pestaggi dei "crumiri", taglio dei pneumatici ecc?

Se i lazarù si concentrano significa che c'è del miele facile. Non funziona il paradigma e bisogna cambiarlo, riscrivere le mappe.
Un dipendente che ha torto vince quasi sempre contro un'azienda che ha ragione. Viceversa l'azienda normale che a torto perde (giustamente) sempre.

Gli interessi particolari inibiscono ogni miglioramento di generale utilità (ricordi ad esempio la rivolta dei taxi?) Politici, categorie, lobby e sindacati nel modello attuale soffocano l'Italia e la ibernano nella conservazione.

Propongo di guardare bene quello che succede a nord (UK, Svezia, Finlandia..., ma non solo, anche in Spagna e Germania ad esempio): gli esempi che funzionano non mancano anche in paesi che vengono da fame recente (Irlanda, Slovenia, Estonia...)

Appena ho tempo vengo a salutarti, grazie per l'invito! (sono molto rilassato)

herr doktor said...

>In Italia scioperano solo
>i padroncini? Usi mai i mezzi
>pubblici (treni, aerei ecc)
>per spostarti?

sui trasporti e sul settore pubblico in genere, ti do ragione

>Dimenticato il blocco
>dei trasporti con picchetti
>armati nelle autostrade e
>pestaggi dei "crumiri", taglio
>dei pneumatici ecc?

beh, ma quelli non sono 'padroncini'
guarda che, a prescindere da quello dei trasporti (tram, controllori di volo e alitalia) i maggiori scioperi (e i piu' cattivi) degli ultimi anni sono quelli dei 'padroncini': vedi 'cobas' delle quote latte, camionisti, avvocati e taxisti (proprio quelli, a Roma, si sono menanati con i noleggiatori e 'ci è scappato' il morto ....)

>Se i lazarù si
>oncentrano significa
>che c'è del miele facile

'miele facile' non ce n'è più per nessuno, non sono più gi anni '80 :-(

>Un dipendente che ha
>torto vince quasi sempre
>contro un'azienda che ha
>ragione. Viceversa
>l'azienda normale che a
>torto perde (giustamente)
>sempre.

a prescindere che non è più tanto vero, bisogna tenere conto di due fattori:
1) non basta avere ragione, bisogna dimostrarlo: quante aziende tollerano per 'quieto vivere' (in pratica addossano la lazzaronite ai colleghi che lavorano o fanno finta di non vedere che uno è un paraculo, ma è amico di ....) poi si svegliano in 4 e 4 fanno 8 e pretendono di cogliere una vittoria 'napoleonica' su 2 stronzate di motivazioni e di fatti? Quante volte ... :-(
2) i giudici tendono a tutelare la parte 'debole', che - magari (non sempre) - è un paraculo: la signora che inciampa per strada perchè stà parlando con l'amica e non guarda dove va, il "risparmiatore" che sceglie gli investimenti solo in base al tasso e poi vuole essere riscarcito e quindi - perchè no? - il lazzarone che viene sanzionato dal suo datore ....

>Gli interessi particolari
>inibiscono ogni miglioramento
>di generale utilità (ricordi
>ad esempio la rivolta dei taxi?)

certo: proprio nel caso dei taxi, in francia è andata esattamente come in italia l'anno prima .......

>olitici, categorie, lobby
>e sindacati nel modello attuale soffocano l'Italia e la ibernano
>nella conservazione.

mettiamoci anche imprenditori e la chiesa e io sono 100% d'accordo con te (davvero: sono serio)

ciao